Sembra un dettaglio. Per chi non ha la macchina e non è costretto a dover prevedere dove parcheggiarla, in una città dove non ci sono spazi di parcheggio auto, o almeno quelli che ci sono, non sono sufficienti. Sembra un dettaglio, il malfunzionamento di un parcheggio.
Ma tutto ciò che riguarda gli altri, si tende spesso e volentieri a viverlo nella “bolla egoistica”, che ci protegge da ulteriori affanni che andrebbero ad aggiungersi a quelli che già quotidianamente ci affliggono.
In realtà in una società dove tutti hanno diritto a essere rispettati, dove non esistono inefficienze di serie A e di serie B, perché anche la più piccola inefficienza può causare un disagio, magari da nulla ma che potrebbe diventare grave.
E poi il sorvolare sui “piccoli disagi” rivela un modo di pensare, un “modus operandi”, tipico delle società in cui si selezionano i problemi, ma solo per dar loro una scala di priorità suggerita da un mero interesse materiale e non logistico.
In quest’ottica non sembrano irrilevanti le proteste, a volte prive di oculatezza, di alcuni utenti del parcheggio Brin:
“E’ una vergogna, quattro ascensori tutti guasti. E sono guasti da 20 giorni. Possibile che nessuno in questi 20 giorni ha provveduto a fare riparare gli ascensori. -Ma che fanno gli operatori e i dirigenti del parcheggio durante l’orario di lavoro?- Se ne fregano , ecco che fanno. A loro non importa nulla che ci siano persone fisicamente malandate o anziani che ansimano, salendo le scale per arrivare al quinto piano del parcheggio. Per non parlare dei disabili”
E poi la solita conclusione: “ Sono cose che succedono solo a Napoli. Ma la colpa è di De Magistris, che pensa ad altre cose. “Il suo fallimento non è stato decretato dalla Magistratura ma dalle piccole grandi inefficienze che da Sindaco non ha saputo risolvere”.