La legge di Stabilità, varata ieri dal Governo, prevede un taglio di 4 miliardi alle Regioni.
Caldoro, presidente Regione Campania, protesta contro questa misura: “Tagliare 4 miliardi alle Regioni, equivale a sacrificare la spesa sociale, i servizi essenziali per i cittadini, quali, la sanità , i trasporti, i servizi di assistenza per anziani, bambii, disabili”.
E giudica contraddittorio l’operato di Renzi: “Che prima da 80 euro in più nelle buste paga dei lavoratori che guadagnano di meno e poi da un taglio netto al Welfare”.
Tra l’altro aggiunge:
“ abbassa le tasse da un lato, illudendo gli italiani che pagheranno meno tasse ma non è così. Infatti le Regioni per garantire i servizi essenziali ai cittadini saranno costrette ad imporre nuove tasse”
Gli fa eco anche Stefano Fassina, ex viceministro dell’economia, che considera questa legge di stabilità un vero e proprio colpo inferto al sociale, “una manovra poco di sinistra”-
E a pagare saranno le “famiglie che non avranno più diritto alla mensa scolastica per i propri figli, i pendolari che dovranno fare i conti con l’inefficienza dei trasporti, gli studenti che non avranno più borse di studio, gli anziani e tutti i bisognosi di assistenza sociale, anche le prestazioni sanitarie saranno diminuite”