È crisi aperta. Il governo Giallo – Verde è arrivato al capolinea; galeotta è stata la mozione dei 5 Stelle contro la TAV. Mozione, quella di sfiducia al premier Conte, che invece è partita in Senato per volere della Lega. Dalle parole ai fatti: dopo i messaggi e i comunicati di ieri tra i due leader di partito, arrivano le prime manovre per portare l’Italia al voto ad ottobre. Queste le parole di Salvini:
Chi perde tempo vuole solo salvare la poltrona. Per qualcuno #primalapoltrona, per noi #primagliitaliani. No inciuci! No governi tecnici! No giochini di palazzo! L’Italia dei SÍ non aspetta, la parola subito al Popolo!
Più diretto Luigi Di Maio che richiama l’impegno verso l’iter che porterà al taglio di 345 parlamentari:
Nessun problema ad andare al voto. Anzi, dopo quel che è successo ci corriamo alle urne.
Ogni parlamentare di media prende tra i 12 e i 15 mila euro al mese. Praticamente lo stipendio che una persona normale guadagna in un anno. Solo che i comuni mortali devono pagarci sopra pure le tasse, mentre i parlamentari nemmeno quelle. Ci rendiamo conto? Io, la prossima volta che devo andare a votare, voglio andare a votare un Parlamento con 345 poltrone in meno. Con 345 maxi-stipendi in meno, con 345 politicanti in meno che ingolfano il Paese. Sono un esercito di privilegiati (a cui noi infatti stavamo anche per tagliare gli stipendi) come non ce l’ha nessuno in Europa. Ecco perché per fare una riforma in Italia, a volte, si impiegano anche anni.
Tagliamo 345 poltrone e risparmiamo mezzo miliardo di euro. Sono 300 mila euro al giorno in meno. E mettiamo tutto su strade, ospedali, sulla ristrutturazione di immobili abbandonati per dare case a chi ne ha bisogno. Salvini, non è così difficile! Vinci la paura, supera le pressioni di Berlusconi e dei tuoi alleati. Fai un atto di coraggio, se il coraggio di cambiare ce l’hai veramente. E poi decideranno gli italiani con il loro voto. Viva il cambiamento. Quello vero.
Anche il leader del primo partito d’opposizione (PD), Nicola Zingaretti, ha commentato la situazione:
Conte, Salvini e Di Maio hanno fallito e messo l’Italia in ginocchio. Ora scappano per paura della manovra finanziaria, perché non sanno cosa fare. Avevano promesso una rivoluzione hanno combinato un disastro: l’Italia ha crescita zero, è esplosa la cassa integrazione, la produzione industriale cala e il debito pubblico è esploso. L’Italia nel mondo è isolata come non mai e non contiamo più niente. Non ci sono i soldi per fare la manovra economica. Il rischio è fare nuovi debiti o nuovi tagli o nuove tasse. Hanno paura di ammettere i loro errori e scappano. Non è solo la fine di un governo è la sconfitta del populismo al governo. La cultura dell’odio e del rancore ha fallito, non è la soluzione. Ora bisogna ridare la parola agli italiani. Occorre una nuova visione e un nuovo programma. Per salvare e cambiare l’Italia: investimenti per le infrastrutture verdi, scuola e sanità per creare lavoro. L’Italia è più bella e più forte di quello che abbiamo visto in questi mesi e noi abbiamo il compito e il dovere di farla vincere