L’ambito dell’arte, considerata in tutte le sue sfaccettature, non smette mai di sorprendere e di essere sinonimo di vita. A dare un assaggio di tale sensazione è sicuramente l’artista Giovanna Liberti, specializzata in diversi settori. L’artista si è occupata di vari lavori, tra cui anche cortometraggi, fino a giungere ad una delle rappresentazioni più apprezzate, che riguarda in particolare il pubblico dei più piccoli. “Sorprendente”: è questo l’ingrediente che Giovanna Liberti ha cercato di donare ai più piccini all’interno del suo libro.
“I racconti di Noc e il folletto scansafossi”, che si è rivelato un vero e proprio manuale pedagogico, raggiunge il suo sviluppo principale in tematiche dettagliate, tra cui quella sempre attuale dell’ambiente. Quest’ultimo, in particolare, è al centro della narrazione essendo ancora argomento troppo sottovalutato, per cui è giusto impartire una particolare educazione a coloro che diventeranno il futuro del mondo.
Un lavoro che trae le sue origini un da un’intesa tra la giovane autrice e la figura del natural tracker Tommaso Palo. L’ideologia nasce da un incontro di idee che custodiscono l’intento immaginativo-pedagogico e il rispetto per la natura. L’artista stessa descrive come questo rappresenti per lei un’iniziativa degna di nota: “Sin da piccola ho sempre cercato di non abbandonare mai la bambina che sono stata, ma anzi di inserirla in diverse iniziative che possano essere d’aiuto a chi le osserva. Da sempre mi reputo propensa a collaborare affinché anche i più piccoli possano capire determinate difficoltà, ovviamente raccolte in chiave favolistica. Quando ero piccola, ad esempio, mi recavo insieme ai miei genitori nella foresta di Roccarainola, punto focale del mio discorso letterario. In effetti, è proprio Duglasia il centro dei miei racconti”. Un progetto sicuramente impegnativo ma efficace per la realizzazione di un mondo più funzionale.