Da giorni tiene ormai banco il problema della Sanità in Calabria, una delle prime regioni italiane a diventare zona rossa. Il commissario alla Sanità Saverio Cotticelli si è dimesso in conseguenza ad una sua intervista imbarazzante in cui affermava di non sapere nulla del piano Covid che era di sua competenza. E’ stato sostituito da Giuseppe Zuccatelli che però, su richiesta del ministro Speranza, si è dimesso dopo le critiche della stampa che aveva diffuso una sua vecchia intervista in cui affermava con vigore che la mascherina era inutile. L’opinione pubblica, nel frattempo, ha chiesto a gran voce la nomina di Gino Strada come nuovo commissario ma, secondo le ultime indiscrezioni, il Governo starebbe pensando all’ex rettore de La Sapienza, Eugenio Gaudio, che sarebbe però affiancato proprio da Strada. Dopo giorni di silenzio, tuttavia, il fondatore di Emergency è uscito allo scoperto ed ha detto la sua versione dei fatti:
Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria. Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento.
Ho sentito qualche commentatore dire che – dopo tanti giorni – dovrei “decidere se accettare o meno l’incarico”. Non sono in questa condizione perché dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale. Sia chiaro: non ho nulla da recriminare nei confronti del governo che ha ovviamente facoltà di scegliere il candidato che ritiene più adatto a questo incarico.
Non voglio però neanche alimentare l’equivoco di una mia indecisione: da medico, ritengo che in un momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese, tutti debbano dare una mano e con questo spirito avevo messo a disposizione il lavoro mio e di EMERGENCY che già opera da 15 anni in molte regioni italiane, Calabria inclusa.
Nel frastuono delle tante voci di questi giorni, ho avuto anche l’occasione di sentire la fiducia e la voglia di fare di tanti cittadini, calabresi e non, infermieri e medici e rappresentanti delle istituzioni, che ringrazio per il sostegno e per l’apprezzamento che hanno dimostrato per il lavoro mio e di EMERGENCY.