Gino Strada è partito per la Sierra Leone per aiutare i malati africani che aumentano di giorno in giorno.
Su quanti gli chiedono qual è il pericolo che l’Ebola può rappresentare per l’Occidente, risponde: “Per il momento non ci sono rischi. L’allarmismo scatenato dai media è eccessivo e induce le persone ad adottare comportamenti difensivi assurdi”, dichiara nell’intervista “A che tempo fa” -“ La gente in Italia è molto male informata sul modo in cui si trasmette l’Ebola”
E cita alcune reazioni al limite dell’assurdo: “ In Italia, in una scuola di Milano, i genitori hanno ritirato il loro figli da un progetto multiculturale. Poi vi è stata il caso di un Giudice che si è presentato in udienza con i guanti di lattice. E un taxista, dopo aver accompagnato un cliente africano, ha aperto tutti i finestrini dell’auto”.
E precisa: “L’Ebola non si trasmette da chi ha contratto il virus, cioè non basta essere portatori sani per essere infetti. Il virus è trasmissibile da chi si trova nella fase del virus conclamato e quindi è facilmente riconoscibile: perché ha sintomi gravi, come febbre, vomito, diarrea, una debolezza tale da non riuscire a stare in piedi”.
Però avverte: “ Questa è un’epidemia molto grave, se non verrà fermata in tempo in Africa, diventerà come l’Aids, e allora arriverà anche in Italia, non attraverso i barconi, ma attraverso i voli in prima classe”.
“L’Occidente è molto sensibile al pericolo Ebola ma di fatto non fa niente per dare un aiuto concreto. Si riferisce a quei 15 medici italiani specializzati, pronti a venire in Africa per dare una mano, ma frenati da impedimenti burocratici. Finchè il Governo non dichiara lo stato d’emergenza, queste persone non potranno partire”