“Giustizia privata” per gli amanti delle pellicole americane, “esercizio arbitrario delle proprie ragioni” per i giuristi. Il concetto alla base è lo stesso e ora lo sanno anche un 49enne e la compagna di 47 anni. Un passo indietro ci porta a Procida. Un 22enne del posto scavalca la recinzione di un villino e porta via una bici elettrica parcheggiata in giardino.
Le due vittime del furto, l’uomo e la donna raccontati poco fa, si rivolgono ai Carabinieri di Procida, denunciano il fatto ma avviano parallelamente indagini autonome. In casa sono installate alcune telecamere e possono dare un’occhiata alle immagini registrate. In fondo Procida è un’isola piccola ed è facile che conoscano il responsabile.
Infatti lo riconoscono e, senza avvisare i militari, rispondono allo sgarro con l’antichissima pratica del taglione. Pedinano il presunto autore del furto fino ad uno stabilimento balneare. Attendono che si lanci in acqua per un bagno rinfrescante e poi gli portano via la bici elettrica (un’altra rispetto a quella rubata) e il cellulare. Un pegno che costerà loro una denuncia per esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Non se la cava bene nemmeno il 22enne. Anche lui presenterà denuncia per furto ai Carabinieri ma, nello stesso momento, sarà denunciato per furto aggravato.
Gli stessi Carabinieri, poi, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio sull’isola, hanno denunciato due persone per esercizio abusivo di una professione. I militari hanno scoperto che l’uomo conducesse un b&b senza aver mai ricevuto autorizzazione. In attività dal 2021, i due impresari sono stati sanzionati anche per aver alloggiato turisti senza comunicare i loro dati anagrafici all’autorità. Controlli sulle affittanze abusive saranno eseguiti anche nei prossimi giorni.