Centinaia di arresti, violenze incondizionate, oppositori politici in fuga e la scure dell’UE che incombe sul Governo. Silenziosamente, in Bielorussia stanno avendo luogo le proteste più furiose dell’ultimo decennio e non solo. I manifestanti dicono basta alla presidenza plurimandatale di Aljaksandr Ryhoravič Lukashenko, al Governo ormai ininterrottamente dal 1994. Le proteste sono cominciate all’indomani dei risultati delle ultime elezioni che, nonostante le diffusissime campagne di sostegno alla candidata d’opposizione, hanno visto trionfare con una netta maggioranza ancora il presidente considerato “l’ultimo dittatore d’Europa“. Proprio Svetlana Tikhanovskaja, leader dell’opposizione, ha dovuto riparare in Lituania per timore di ritorsioni, mentre in patria in migliaia richiedono il suo ritorno e gridano alla truffa. Brogli elettorali, in effetti, sono stati denunciati anche da molti stati europei ma non dalla Russia che, anzi, ha già annunciato un intervento militare nel caso di disordini incontrollati. L’UE, dal canto suo, ha già approvato lo studio per sanzioni economiche contro il Governo di Lukashenko che, tuttavia, non è per nulla pronto ad un passo indietro. In un tale scenario fa effetto la foto diffusa da TPI che vede un soldato bielorusso abbassare lo scudo e schierarsi con i manifestanti. Per tutta risposta una ragazza si avvicina e lo bacia sulla guancia. Che possa essere un segnale benaugurante?