Si chiama Marcella, è la donna senzatetto che dorme sotto al portico di una banca a Nola. In molti la stanno aiutando come possono ma per ora non le si riesce a trovare una sistemazione. Le associazioni di volontari rispondono al meglio delle loro posibilità ma non hanno fondi e a Nola esiste un solo dormitorio per senzatetto, che tuttavia non può ospitare donne. Francesco Spera, portavoce del Forum Terzo Settore Agro Nolano, ha lanciato un appello rivolto alle amministrazioni comunali e alle istituzioni ecclesiastiche:
Tutte i soci del Forum Terzo Settore Agro Nolano sono a conoscenza di questa situazione. Stiamo facendo del nostro meglio per trovare una soluzione ma c’è il muro invalicabile della burocrazia che neanche noi possiamo scalare. Chi potrebbe davvero fare molto sono le amministrazioni pubbliche e le istituzioni ecclesiastiche. Attualmente sembra che non siano ancora scese in campo, ecco perchè le esorto a prendere in mano la situazione. Loro sicuramente possono e devono fare più di noi attori del terzo settore.
Francesco Spera contiuna, sottolineando il fatto che a Nola esista un dormitorio per soli uomini:
A Nola è disponibile solo un dormitorio che deve ospitare molti senzatetto, provenienti da tutto l’agro nolano. Purtroppo questa comunità può ospitare solo uomini; sarebbe il caso di mettere in cantiere un progetto che porti alla creazione di un altro dormitorio per sole donne. I soci del Forum Terzo Settore Agro Nolano, 65 organizzazioni in tutto, danno la loro completa disponibilità per portare avanti questo progetto rivolto alle donne, tenendo presente che proprio questo mese è completamente dedicato a loro, e per cercare di trovare una sistemazione a questa donna al più presto possibile come a tante altre che si trovano nella sua stessa situazione.
E’ ormai già da un bel po’ di giorni che la situazione è nota. Ci sono giunte notizie ufficiose e voci di importanti interventi imminenti delle istituzioni, ecclesiastiche e comunali. In mancanza di ufficialità e di effettive azioni non possiamo che rivolgerci a quanti più attori ufficiali possibili, tentando di accelerare i tempi. Nel frattempo tutte le associazioni di volontari come quelle del Terzo Settore, come CIVITAS, Nova Alba, Comunità di Sant’Egidio e molte altre, stanno aiutando come possono questa donna, così come moltissimi privati cittadini. Ci auguriamo che con nuovi e importanti interventi delle autorità si risolva al più presto questa situazione, non dimenticando che molti altri versano in condizioni simili.
di Nello Cassese