Ha fatto molto scalpore l’ultimo volantino elettorale del candidato a sindaco di Firenze, Eike Schmidt. Nel volantino riconducibile allo schieramento dell’ex direttore del Museo di Capodimonte viene richiamata l’idea di una città con “più alberi e meno pali” chiarendo che “Firenze non è Torre del Greco“. Molti hanno ritenuto questo un chiaro riferimento al sindaco uscente Dario Nardella, originario proprio della città vesuviana.
Immediata è arrivata la piccata risposta del sindaco di Torre del Greco. Il primo cittadino Luigi Mennella, infatti, citato da ANSA, ha dichiarato: “Quando si parla di Torre del Greco e si prova a dare alla nostra città una chiave negativa e soprattutto palesemente antimeridionalista, si dovrebbe invece sapere che Torre del Greco è stretta tra il mare del Golfo di Napoli e le aree protette del parco nazionale del Vesuvio, è la patria mondiale della lavorazione del corallo e del cammeo, è una realtà dove è nata e si è radicata la prima banca di credito popolare, che è una città resa forte dalla vocazione dei suoi lavoratori marittimi, che ha ospitato uno dei più grandi poeti italiani come Giacomo Leopardi, che è stata luogo di residenza del primo Presidente della Repubblica Enrico De Nicola, che ha visto nascere e affermarsi esponenti della cultura italiana noti in tutto il mondo. Che, insomma, è una terra fatta di persone forti e con le spalle larghe, che non possono accettare in silenzio le provocazioni di chi prova a gettare fango sulla loro storia per provare maldestramente ad accaparrarsi una manciata di preferenze“.