Alla fatidica domanda “quando terminerà l’epidemia?” in questi giorni si sta cercando di dare una risposta univoca, ma è un’operazione difficile date anche le diversissime situazioni sanitarie presenti a livello regionale nel nostro Paese. L’obiettivo dichiarato da tutti in questi giorni per arrestare l’epidemia è portare la barra del Ro ( il fatidico “R con zero“) sotto il valore dell’1, cioè la necessità che ogni persona positiva possa infettare meno di un’altra persona. L’Ro, ricordiamo, è il parametro indice di contagiosità di un virus. Prima dell’introduzione delle misure restrittive in Lombardia si era arrivati anche a un valore di R0=4, cioè una persona positiva ne infettava altre quattro in media.
L’Istituto Statistico Einaudi per l’economia e finanza, secondo i dati giornalieri forniti ogni giorno dalla Protezione Civile, prevede il possibile azzeramento dei nuovi casi da SARS-Cov2 nel periodo compreso tra il 5 e il 16 maggio. Sulla base dei dati del 29 marzo emergono stime diverse per la sospensione dell’epidemia per ciascuna regione, dalle quali viene fuori che la prima Regione ad uscire dall’epidemia sarebbe il 6 Aprile il Trentino Alto Adige, l’ultima la Toscana il 5 Maggio. La Campania ne uscirebbe, sempre secondo l’Istituto Einaudi, il prossimo 20 Aprile, mentre la regione epicentro dell’epidemia, la Lombardia, il 22 Aprile. Dati da prendere con le molle, dato l’andamento in ogni caso solo in lieve decrescita dei nuovi casi di questi ultimi giorni e viste le ultime dichiarazioni del capo nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli.