“La nascita della Repubblica Italiana segnava un nuovo inizio: l’edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine“. Lo ha detto Sergio Mattarella agli ambasciatori ospitati al Quirinale per la Festa della Repubblica in quello che è stato il suo ultimo discorso da Presidente della Repubblica in occasione della Festa della Repubblica prima di lasciare il Quirinale nel prossimo 2022.
“Sulle macerie della guerra il popolo italiano, i popoli d’Europa e i popoli del mondo, si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre vi siamo riusciti, ma la spinta alla rinuncia della guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, è stata allora, e rimane, robusta e forte – afferma ancora il Presidente – Resta però un disegno incompiuto, ecco perchè dobbiamo moltiplicare gli impegni comuni. Resta la concezione di un bene comune, più importante di ogni particolarismo, che ci ha portato ad essere convintamente parte della Unione Europea, un elemento che è imprescindibile della nostra stessa identità nazionale. Si sta aprendo una nuova stagione di ripresa e rinascita, civile ed economica; un nuovo inizio per una comunità internazionale che voglia affrontare con successo le sfide della sostenibilità dei modelli di vita e della lotta alle disuguaglianze“.
“Il progresso realizzato dalla Repubblica Italiana in questi 75 anni è stato straordinario – ha continuato poi Mattarella – E’ questa dimensione del multilateralismo radicata nella nostra Costituzione. Noi contribuiamo a realizzare un mondo in pace, in cui i diritti della persona e dei popoli trovino piena attuazione, secondo regole assunte dalla comunità internazionale. Parlo di diritti inalienabili e indivisibili e ogni atto di forza contro di essi danneggia la causa della pacifica coesistenza e del sereno sviluppo di relazioni basate sul rispetto del diritto internazionale“.
Infine, il Presidente ha voluto ringraziare le Forze Armate: “La Repubblica, in questi anni, ha rafforzato costantemente il proprio prestigio con una autorevole partecipazione alle Organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite, all’Alleanza Atlantica, alla Unione europea, di cui è stata fondatrice ed è convinta e attiva sostenitrice. A questo sforzo hanno contribuito in maniera significativa le nostre Forze Armate. A loro va la riconoscenza di tutta l’Italia per la dedizione al servizio e il valore dimostrati, soprattutto nella complessa e delicata situazione emergenziale che stiamo vivendo e che minaccia la nostra salute“.