Aumenta la conta delle donne uccise in contesti affettivi in Italia. Tra il 16 ed il 18 ottobre due femminicidi: uno a Sen Severo e l’altro ad Alessandria. Da una parte all’altra d’Italia nel segno della violenza. A San Severo è stata uccisa Celeste Palmieri, il killer è stato il marito Mario Furio che l’ha uccisa con diversi colpi di pistola e poi si è suicidato con la stessa arma. In provincia di Alessandria, invece, Giovanni Salamone ha ucciso in casa a coltellate la moglie, Patrizia Russo, e poi ha chiamato il 112.
Giovanni Salamone, 61 anni, ha ucciso la moglie nella loro casa a Solero e poi ha tentato di togliersi la vita nella casa circondariale Cantiello e Gaeta di Alessandria, ma gli agenti della penitenziaria l’hanno bloccato. Per Patrizia Russo, colpita da diverse coltellate, inutili i soccorsi di un’ambulanza: i medici una volta arrivati sul posto hanno trovato la donna priva di vita. La coppia è originaria di Agrigento e si era trasferita a Solero da circa un anno; in casa, al momento del delitto, oltre a loro non c’era nessuno poichè i due figli grandi vivono altrove.
E’ morta invece in ospedale Celeste Palmieri. Il marito, un agente di polizia penitenziaria in pensione, ha aspettato che la moglie uscisse dal supermercato dove era andata a fare la spesa e le ha sparato alcuni colpi di pistola da distanza ravvicinata. L’assassino ha poi raggiunto la sua auto parcheggiata poco distante dal supermercato, è entrato e si è ucciso nell’abitacolo. Mario Furio era obbligato ad indossare il braccialetto elettronico che, in effetti, si è attivato mandando il segnale di allarme ai carabinieri che hanno subito chiamato la donna e inviato una pattuglia. Non si sarebbe invece attivato l’allarme della donna.