I furbetti del mondo del calcio tornano a colpire. Nuove indagine investono i massimi livelli del nostro calcio. La procura di Napoli sta indagando su 64 persone, accusate di evasione fiscale e false fatturazioni. La guardia di finanza si è recata oggi nelle sedi di diverse società di serie A, eseguendo perquisizioni e sequestri di beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro. L’inchiesta denominata “Operazione fuorigioco” condotta dai pm napoletani vede tra gli indagati molti nomi celebri del panorama calcistico. Ci sono infatti tra questi l’ad del Milan Adriano Galliani, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’ex presidente bianconero Jean Claude Blanc; tra gli agenti coinvolti il già noto alle cronache Alessandro Moggi, figlio di Luciano e presidente dell’agenzia Gea. In totale sono 35 le società, tra Serie A e Serie B, coinvolte dalle indagini, accusate di aver agito in maniera fraudolenta durante le trattative contrattuali con i propri giocatori, andando a mettere nelle voci di spesa la consulenza degli agenti dei calciatori. Da quanto dichiarato nei bilanci delle società gli agenti avrebbero prestato consulenza come intermediari facendo esclusivamente gli interessi delle società, e non dei calciatori come avviene in realtà, cosi facendo le società avrebbero potuto sottrarre dai propri bilanci quelle cifre, evitando cosi un onere fiscale maggiore, e fornendo così un ulteriore pagamento ai calciatori sollevandoli dal costo delle prestazioni dei propri agenti. Si parla di tanti acquisti di campioni arrivati nel nostro campionato, anche loro tra gli indagati, e tra cui figurano: Lavezzi, Immobile, Mutu, Denis, Crespo, Milito, solo per citare i più noti. I comunicati ufficiali delle società stemperano subito i toni. Il Milan ha parlato di una vicenda tributaria che si concluderà inevitabilmente con un’archiviazione, De Laurentiis ha parlato di indagine vecchia, che parla del nulla e che nel nulla si risolverà.
di Marco Sigillo