Il nostro appuntamento settimanale si rinnova con una birra di cui ho grande piacere di parlare, essendo un prodotto interamente autoctono e dedicato alla Città Bruniana. Eresia, questo il nome, è dedicata al filosofo Giordano Bruno, arso vivo il 17 febbraio del 1600 a Campo dei Fiori, dopo essere stato condannato per le proprie idee, definite per l’appunto eretiche dall’Inquisizione.
Una birra “giovane”
Eresia nasce da una ricetta di Michele Mensorio, co-proprietario con Severino Caporaso della Bottega Bruniana sita nel Centro Storico di Nola (precisamente in Corso Tommaso Vitale). Come la birra, anche la bottega rimanda esplicitamente al nostro celebre conterraneo. Personalmente, piccolo inciso, apprezzo sempre le iniziative tese a ricordare e valorizzare il filosofo, perno della Storia nolana e forse non sempre commemorato come si dovrebbe dal territorio, mentre altrove è immensamente e giustamente celebrato.
Michele si è dedicato all’arte birraia già da molti anni, essendo in primis un grande appassionato. Con Eresia ha inteso creare una birra fuori dagli schemi rigidi delle artigianali contemporanee. Classificata in etichetta come “American Strong Ale” è in realtà un connubio tra più stili, dalle Ale britanniche alle American Pale Ale, pur mantenendo la propria individualità. Come Michele stesso ci racconta, il nome scelto non solo è un omaggio a Bruno, ma anche il contrassegno di un’identità differente, non rigida, appunto “eretica” rispetto agli schemi prefissati nell’ambito della produzione birraia artigianale.
Eresia è prodotta e imbottigliata da Lieviti e Nuvole s.a.s. di Alessio Manzo, nel vicino comune di Avella. È acquistabile presso la Bottega Bruniana e disponibile presso molti locali del Centro Storico di Nola. Una birra doppio malto, volume alcolico dell’8.5% e realizzata con malti e luppoli prevalentemente statunitensi.
Non resta che versarla nel bicchiere e procedere alla fase degustativa.
Note degustative
Aspetto: Ambra intensa. Schiuma color ocra, densa e persistente.
Olfatto: Decisamente floreale e agrumata, con note di bergamotto, cedro e scorza d’arancia ma anche fiori di campo. Non manca un piacevole lato balsamico simil-APA (American Pale Ale), contraddistinto maggiormente dall’eucalipto, pur non mancando tracce di mentolo. Un olfatto fresco e piacevole, decisamente estivo. In fundis, guizzo di caramello.
Palato: Di corpo medio, nasconde totalmente la gradazione proponendo nuovamente la medesima freschezza e vitalità riscontrata in sede olfattiva. Piacevoli agrumi innestati maggiormente sull’arancia e sul cedro, ma anche un gradevole e distinto luppolo, senza dimenticare le note balsamiche, maggiormente innestate sull’eucalipto (ma vi è una punta di rabarbaro).
Finale: la persistenza finale è media, il tutto risulta organico e “pulito”, lasciando il palato fresco e desideroso di un altro sorso. (o, meglio, di un’altra bottiglia)
Giudizio finale
In conclusione, una birra che ricorda sia le Ale britanniche che le APA, con tratti similari ad entrambe pur essendo diversa. Il volume alcolico è similare alle Strong Ale, le caratteristiche più simili alle American Pale Ale con un tratto balsamico e agrumato particolarmente marcato. Fresca, vitale, pericolosamente beverina, mi sembra decisamente ideale per queste afose giornate estive. Complimenti a Michele per l’ottimo lavoro, sperando di vedere presto altre produzioni!