L’Italia dice addio al decano dei fotografi. E’ morto, nella giornata del 13 gennaio, Oliviero Toscani. Lo ha annunciato la famiglia in un breve comunicato stampa: “Con immenso dolore diamo la notizia che il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali“.
Il noto fotografo è morto, all’età di 82 anni, nell’ospedale di Cecina, dove era stato ricoverato il 10 gennaio. Aveva raccontato al Corriere che da due anni soffriva di amiloidosi e in un anno aveva perso 40 chili, non riuscendo neanche più a bere il vino riesco poichè il sapore era alterato dai medicinali.
Oliviero Toscani non era solo un fotografo italiano ma era un patrimonio artistico internazionale, da molti considerato come “il fotografo della provocazione”. Ma era anche conosciuto come il fotografo della luce, del colore, della creatività, sempre fuori dagli schemi che ha rivoluzionato il mondo della fotografia, scandalizzando e suscitando dibattito.
Dai jeans di “Chi mi ama mi segua” al bacio tra un prete e una suora, passando per i volti dei condannati a morte o ilcorpo di una donna consumata dall’anoressia. In sessant’anni di carriera ha lavorato in ogni luogo del mondo e per tutte le riviste più importanti. Migliaia di ritratti, milioni di immagini scattate e pubblicate: da John Lennon ad Andy Warhol, da Muhammad Ali a Lou Reed, da Jannik Sinner a Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a Monica Bellucci, Carmelo Bene e Federico Fellini. Il suo primo scatto: a 14 anni sul Corriere la pubblicazione del volto di Rachele Mussolini, fotografato a Predappio alla tumulazione del Duce nella tomba di famiglia. Di lì in poi una carriera che ha fatto la storia.