Illustre riconoscimento per Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri ancora per alcuni giorni. Il premier italiano, infatti, ha ricevuto al Pierre Hotel di New York il premio “World statesman” (“statista dell’anno”), in occasione della 57esima edizione dell’Annual Awards Dinner della “Appeal of Conscience Foundation”. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il riconoscimento è stato assegnato per la sua “lunga leadership poliedrica nella finanza e nel pubblico servizio di cui hanno beneficiato l’Italia e l’Unione europea e che ha aiutato la cooperazione internazionale”. A consegnare il premio è stato Henry Kissinger, Segretario di Stato degli USA sotto le amministrazioni Nixon e Ford.
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“Quando tracciamo una linea rossa, dobbiamo farla rispettare. Quando prendiamo un impegno, dobbiamo onorarlo. Le autocrazie prosperano sfruttando la nostra esitazione – ha affermato nel suo discorso di ringraziamento, in cui si è concentrato particolarmente sulla politica internazionale – Il nostro compito è quello di evitare l’ambiguità adesso, per non pentircene in seguito. L’invasione russa dell’Ucraina è importantissima perchè rischia di inaugurare una nuova era di polarizzazione, un’era che non abbiamo visto dalla fine della guerra fredda. Molto probabilmente la questione di come scendiamo a patti oggi con le autocrazie definirà la nostra capacità di plasmare il futuro comune per molti anni a venire”.
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