“Vogliamo tornare a casa senza essere ammazzate. Abbiamo pensato di fare qualcosa”. E’ questo che si legge nella bio del profilo Instragram di DonneXStrada. Il loro progetto e il loro impegno sociale, in pochi mesi, hanno avuto un riscontro considerevole. La loro attività si è intensificata sempre di più. È un classico esempio di come, se usati nel modo giusto, i social siano utilissimi e facciano del bene. L’idea è semplice ed efficace: far sentire più sicure le persone per strada (sia donne, che uomini), tenendogli compagnia attraverso una diretta social. E’ una sorta di moderna ed interattiva ronda cittadina, di evoluzione della famosa telefonata all’amica, un modo per tranquillizzare chi si sente messo a repentaglio a percorrere, da solo, le strade di sera o di notte.
Il loro simbolo è il fischietto, da sempre utilizzato per segnalare eventuali pericoli e probabili aggressioni. Come si legge sulla loro pagina Instagram: “Attiva e sveglia” il vicinato, affrontando così la questione della deresponsabilizzazione sociale. Vogliamo attivare le persone e la società affinché facciano qualcosa e non se ne stiano a guardare. Simbolicamente, il fischietto rappresenta la voglia di richiamare l’attenzione sul fenomeno dell’insicurezza stradale, di richiamarla in maniera importante, continua e, sì, anche fastidiosa. Il fischietto diventa simbolo di identità, di supporto e di azione. Questo ha da sempre simbolizzato l’ammonizione (pensiamo all’utilizzo del fischietto in ambito sportivo), e la violenza va ammonita. Il rumore di un fischietto non si può facilmente ignorare, così come non si deve ignorare la violenza”.
Qualsiasi donna (e non solo), almeno una volta nella vita, si è sentita in pericolo e sappiamo quante sono state molestate, violentate e addirittura uccise. Proprio per questo, se fosse chiesto ad un gruppo di donne quante si siano sentite non al sicuro, in strada, di notte, da sole, probabilmente alzerebbero tutte la mano. Le ragazze di DonneXStrada, stanche di tutto questo, hanno deciso di agire, per far sì che certe cose non accadano più, decidendo di fare qualcosa di concreto e ci sono riuscite più che bene. Cercano di rendere possibile quello che dovrebbe essere normale: poter essere libere di camminare per strada, da sole, senza paura, senza la possibilità che accada qualcosa di spiacevole. Ma loro non si limitano solo a questo, offrono assistenza e supporto psicologico, cercano di informare ed educare verso varie tematiche, diffondono approfondimenti socio-culturali e sono piene di progetti per il futuro.
A rispondere alle nostre domande e curiosità su questo formidabile progetto è Greta Martinez.
Come è nato tutto ciò?
DonnexStrada nasce in seguito alla morte di Sarah Everard (avvenuta a marzo 2021, ndr). È così che la psicologa romana Laura de Dilectis effettua una call to action sulla piattaforma Instagram, proponendo la realizzazione di un progetto concreto per la sicurezza in strada delle donne.
Come funziona tale ‘servizio’? Come rassicurate le donne in videochiamata? È capitato qualche caso di pericolo concreto? E, se sì, come vi attivate?
Ogni persona che ne sente il bisogno può, attraverso un messaggio privato Instagram, scriverci “sos diretta” o programmare una diretta per i giorni successivi. In entrambi i casi, è necessario indicare l’indirizzo da dove viene effettuata la chiamata, per facilitare l’intervento in caso di emergenza. È importante sottolineare che il nostro servizio è di tipo preventivo, mentre in caso di pericolo concreto provvederemo direttamente con il supporto dalle forze dell’ordine. Tante sono state le donne che hanno avuto bisogno di sostegno durante il loro tragitto, spesso con il bisogno di trovare una voce amica che le facesse compagnia, mentre altre volte abbiamo dovuto tranquillizzare ragazze spaventate. Quando pensiamo che una donna possa essere seguita da qualcuno, le indichiamo innanzitutto di togliere le cuffiette e alzare il volume della diretta, in modo tale che, da fuori, si noti che non è sola. Per fortuna, ad oggi, non abbiamo avuto nessun caso di pericolo concreto, magari proprio grazie alla nostra tempestività nell’intervenire.
Chi c’è dietro a ‘DonnexStrada’?
Dietro a DonnexStrada c’è un team di dieci ragazze specializzate in diversi ambiti, ma con l’obiettivo comune di rieducare la società. Veniamo affiancate da un gruppo di circa trenta persone, che ci aiutano, soprattutto con il nostro secondo profilo Instagram, che si occupa esclusivamente di coprire le DiretteXStrada, fondato a causa della grande richiesta presente nel profilo principale.
Qual è l’età media delle donne che si rivolgono a voi? Da che parte di Italia vi contattano principalmente?
Ci contattano principalmente ragazze giovani dai 15 ai 25 anni, da tutte le parti d’Italia.
Vi è capitato che vi scrissero anche per casi di violenza domestica?
Sì, ci hanno scritto più volte per casi di violenza domestica. Noi di DonnexStrada indirizziamo chi ci scrive verso il supporto psicologico o invitiamo a contattare i centri antiviolenza del territorio.
Estenderete questo progetto anche sugli altri social, come Facebook, e su app, come Whatsapp o Telegram?
Donnexstrada è già presente su Facebook e Twitter, ma non escludiamo la possibilità di estenderci anche sugli altri social.
Oltre a questo servizio, sensibilizzate su molte tematiche, fornite informazioni su risvolti psicologici e approfondimenti sociopolitici. Su quali argomenti credete che ci sia una maggiore esigenza di sensibilizzazione, oltre a quello della violenza di genere?
Gli stereotipi di genere sono alla base di ogni comportamento maschilista, per questo pensiamo che ci sia il bisogno di abbatterli attraverso la rieducazione della società.
È da tenere presente che ora, a causa del coprifuoco, non si può fare più tardi delle 23:00, la vostra attività si intensificherà in caso di prolungamento di orario e proseguirà anche nel post coronavirus?
La nostra attività continuerà anche dopo l’emergenza Covid e, consapevoli che il nostro aiuto servirà soprattutto in orari notturni, ci stiamo già organizzando per coprirli in modo adeguato.
A chi è rivolto il vostro spazio di supporto psicologico e chat di sostegno?
Chiunque abbia la necessità potrà rivolgersi alla chat di sostegno o al supporto psicologico.
In cosa consiste il progetto “Taxi sospeso”?
Per quanto riguarda i taxi, la proposta consiste nella formazione e sensibilizzazione dei tassisti, nell’identificazione dei conducenti e in altre misure per incrementare la sicurezza. Inoltre, sono previste tariffe agevolate durante le fasce notturne per le donne e la creazione di taxi prepagati da altri utenti per coloro che non possono permetterselo.
Qual è il grazie più bello che avete ricevuto?
Ogni grazie è speciale, ci dimostrano come il nostro servizio sia utile e necessario.