Ancora disagi all’Ospedale di Nola e ancora denunce da parte dei sindacati Cisl,Cgil,Fsi e Uil Fpl che con un documento ufficiale chiedono alla direzione sanitaria una risoluzione immediata.
Stavolta la carenza riguarda il gasolio necessario per alimentare la struttura ospedaliera. Una carenza dovuta a mancati pagamenti alla ditta fornitrice. Ecco il documento ufficiale dei sindacati che oltre alla carenza di gasolio denunciano anche i ricoveri in barella che da mesi vengono fatti all’Ospedale.
Le scriventi OO.SS., hanno saputo: che vi sono grossi problemi amministrativi con la ditta
fornitrice, che deve erogare gli approvvigionamenti del “gasolio”, per il regolare funzionamento
degli impianti c/o il P.O. di Nola.
Ovvero, sembra che siccome la ditta fornitrice avanzerebbe delle spettanze economiche
dall’Ente, abbia arbitrariamente rifiutato il regolare rifornimento, come s’evince dalla gara d’appalto
(ormai dallo scorso agosto).
Inoltre, sappiamo che si sta sopperendo quasi ogni tre giorni, con la “cassa economale
locale”, che ha a stento un residuo Baget, per fronteggiare ed erogare solo piccoli acquisti
giornalieri.
Infine, Vi chiediamo: di trovare un’imminente e idonea soluzione, prima che vi siano gravi
danni al regolare funzionamento degli impianti (andando sempre in riserva) e il disastro economico
della stessa cassa economale, che ha ben altri compiti e non certo la fornitura del gasolio.
Le scriventi OO.SS., inoltre,Vi CHIEDONO: di risolvere quanto su citato in oggetto;
Ovvero, quello che è stato già posto in passato (ma, senza riscontro di volontà e l’idonea
soluzione) per la dovuta organizzazione lavorativa, a debellare e fronteggiare
definitivamente la grave situazione (che ormai sembra divenuta ordinaria
amministrazione) di una decina di “barelle”, con sopra gli Utenti ricoverati nel corridoio
c/o la divisione di Medicina del P.O. di Nola.
Il tutto è posto, perché: abbiamo verificato l’impossibilità lavorativa di tutti gli
Operatori e la mancanza totale della privacy degli Utenti, con la dovuta tranquillità, riposo
curativo e sofferenza umana, che s’addice a un luogo come questo.