Il personaggio di Diabolik nasce il 1° novembre 1962 dalla fantasia delle sorelle pioniere Giussani e viene pubblicato dalla casa editrice Astorina. Il fumetto diventa uno dei fumetti più collezionati nella storia, oltre ad avere trasposizioni cinematografiche. Il primo film fu realizzato nel 1968 diretto dal regista Mario Bava e nel 2021 comincia la trilogia dei fratelli Manetti.
Diabolik-chi sei? È l’ultimo film della trilogia, iniziato con Diabolik nel 2021, seguito da Ginko all’attacco nel 2022. In questo ultimo film Diabolik e l’ispettore Ginko conducono delle indagini parallele, ognuno per i propri interessi, su una banda di feroci criminali. Le indagini li conducono al covo dei banditi dove però entrambi vengono catturati e sequestrati. I due, rivali da sempre, si trovano in una stanza l’uno di fronte all’altro, ammanettati e destinati a morire. Chi sei? è la fatale domanda dell’ispettore.
Diabolik decide di raccontare al famoso e instancabile cacciatore-poliziotto parte della sua misteriosissima origine familiare e malavitosa. È una svolta rivoluzionaria cinematografica. Il super ladro svela le proprie radici e ci fa entrare nella sua famiglia. Nel frattempo, nel mondo esterno, la compagna Eva Kant e la duchessa Altea, amante dell’ispettore, preoccupate per i loro partner, decidono di agire. Quale sarà il finale? Bisogna vedere il film!
Tra gli attori troviamo la bellissima Monica Bellucci nei panni della misteriosa Altea, Giacomo Gianniotti interpreta Diabolik, Miriam Leone interpreta Eva Kant, Valerio Mastandrea nel ruolo dell’ispettore Ginko.
Questo ultimo film dà un ruolo decisamente prioritario alle donne che salvano i maschi deboli vittime delle passioni. Eva Kant e Altea formano una sorta di pre-girl power mettendo le loro intelligenze al servizio dei sentimenti, mentre gli uomini restano incatenati alle loro ossessioni.
Il film è girato tra Bologna, Trieste, Milano, nel litorale laziale e a Praia a Mare, in particolare sull’isola di Dino. La località calabra viene trasformata nell’isola misteriosa in cui Diabolik ha vissuto la sua rocambolesca adolescenza, tutte le immagini sembrano trasportarci in un’epoca lontana. Non manca la cura dei dettagli caratterizzata dal night pieno di fumo con lo spogliarello tipico delle subrette di altri tempi, dove l’avvocato bandito trascorre le sue serate davanti alla bottiglia di whisky mezza vuota. I Manetti Bros, in conclusione, ci regalano con questo film un viaggio nel poliziottesco italiano avventuroso e avvincente, ben lontano dagli slavati film degli anni Ottanta.