Come scoprire chi ha rigato il vostro veicolo? A seguito della riforma del 2016, rigare l’auto altrui parcheggiata in un’area privata o in un cortile condominiale non aperto al pubblico non costituisce più reato. Lo è invece se la macchina si trova lungo il marciapiedi di una via cittadina o in un parcheggio aperto al pubblico ma non custodito. In tale caso si può denunciare il responsabile. Negli altri casi, ovvero, quando il danneggiamento non costituisce reato, si può agire dinanzi a un giudice civile per ottenere il risarcimento.
Contro chi bisogna agire? È molto difficile scoprire chi ha rigato la propria auto. In questi casi, bisogna sperare nella testimonianza di un testimone che possa aver visto l’evento. Se la condotta dovesse rientrare nel reato di danneggiamento, il testimone potrebbe essere lo stesso danneggiato. Se il danno all’auto è avvenuto a causa di una strisciata fatta con un parafanghi, è possibile rivolgersi a un tecnico esperto del settore, al fine di verificare la compatibilità tra i due graffi. Tuttavia, una perizia di questo tipo non avrebbe valore di prova in un processo essendo una consulenza di parte, ma il giudice potrebbe nominare un consulente tecnico d’ufficio.
Esistono due modi per scoprire il colpevole del danno alla propria auto. Si può collocare all’interno della stessa una dashcam oppure si può posizionare, sul balcone o sulla finestra, in direzione della propria macchina, una telecamera di sorveglianza.
Le prove della dashcam e i filmati di videosorveglianza sono liberamente valutabili dal giudice, purchè tali filmati abbiano immortalato solo l’auto e non la strada con relativi passanti. In quest’ultimo caso si potrebbe incorrere ad una violazione della privacy. Infine, se la propria auto dovesse essere imbrattata con pennarelli indelebili, la condotta del danneggiante sarà qualificata come un semplice insudiciamento di bene altrui. Scatterà, dunque, il reato di deturpamento e imbrattamento che può essere punito anche se il veicolo si trova all’interno di uno spazio privato.