E’ stato approvato l’emendamento al Decreto Rilancio riguardante l’aumento delle pensioni d’invalidità a 516 euro. Tale decreto è stato approvato in Commissione Bilancio della Camera e dimostra il crescente interesse del Governo per le fasce più deboli. Si tratta di un ‘iniziativa che ha previsto la creazione di un fondo di circa 46 milioni di euro. Non sappiamo con sicurezza quando scatteranno questi aumenti, probabilmente prenderanno vita dal primo agosto 2020.
Complice di questo lodevole intervento a favore della fasce più deboli è la Consulta, che in un comunicato del 24 giungo 2020 ha dichiarato la necessità di incrementare le pensioni d’invalidità all’importo di 516,46 euro anche per coloro che non hanno ancora raggiunto i 60 anni di età. L’incremento, secondo le linee guida della Corte Costituzionale, attiene a tutti gli invalidi civili totali dal compimento del 18° anno di età, non titolari di redditi annui superiori a 6.713,98 euro.
La Consulta ha motivato l’esigenza di aumentare le pensioni di invalidità facendo esplicito richiamo all’art. 38 della Costituzione che dispone che “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera“. Nella decisione del 24 giungo 2020 la Corte ha quindi stabilito che i 285,66 euro mensili previsti per i soggetti totalmente inabili al lavoro a causa di gravi invalidità “non sono sufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita“.
L’approvazione dell’emendamento è conforme a quanto previsto dalla Corte Costituzionale. In sostanza, beneficeranno dell’aumento solo gli invalidi civili al 100% con un reddito personale pari o inferiore ai 6.713,98 euro. “Sono esclusi dall’aumento della pensione d’invalidità: gli invalidi civili al 100% titolari di un reddito compreso tra i 6.713,99 euro e i 16.982,49 euro, per i quali l’assegno sarà sempre di 286,81 euro, e coloro che hanno un reddito basso, che nel 2020 è fissato nella misura di 4.926,35 euro e con una percentuale d’invalidità compresa tra il 74% e il 99%”. Queste sono le disposizioni di tale decreto.Tuttavia, per avere informazioni più certe occorre attendere i prossimi sviluppi in questa materia alquanto delicata.