Addio ai Decreti Salvini: nuove regole per la gestione migranti e la sicurezza

di Marco Sigillo
Migranti che stanno per essere imbarcati su traghetto di linea, Lampedusa, 24 Luglio 2020. ANSA/CONCETTA RIZZO

Nei giorni scorsi il Senato ha confermato la modifica dei Decreti Sicurezza, che furono fiore all’occhiello del governo Lega-Movimento5Stelle.
Grosse proteste in Aula dove si è sfiorata la rissa. Un senatore e un assistente sono finiti in infermeria, la presidente Casellati ha poi annunciato che aprirà un’istruttoria sugli avvenimenti. Il centrodestra ha abbandonato l’Aula al momento del voto, ma il nuovo Decreto è stato ugualmente approvato con 153 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti.

Gli scontri, sia verbali che fisici, più accesi ci sono stati tra gli ex alleati di governo. La Lega ha accusato i 5 Stelle di incoerenza, definendoli vergognosi e indegni. Per Salvini questo decreto sarà accolto dai festeggiamenti degli scafisti. I Grillini, dal canto loro, si difendono, dichiarando che i provvedimenti hanno ottenuto l’effetto opposto rispetto a quanto previsto. Gli irregolari e l’insicurezza sono aumentati, come sancito anche dalla Corte Costituzionale che aveva evidenziato l’inefficacia dei decreti rispetto all’obiettivo dichiarato.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia con il nuovo provvedimento.

  • Le ONG che trasportano migranti non rischieranno più il sequestro delle navi ma una multa massima di 50mila euro. Non dovremmo più vedere casi simili a quello della Diciotti o della Open Arms. Infatti, l’ingresso nelle nostre acque sarà consentito a tutte le navi che dichiarano alle autorità italiane che operazioni hanno compiuto in mare.
  • È stata anche reintrodotta la protezione umanitaria che assicura maggiori tutele ai richiedenti asilo.
  • Viene ridotto il tempo per la pratica finalizzata all’ottenimento della cittadinanza. Il Decreto Salvini l’aveva portata a 48 mesi, generando non pochi problemi a molti stranieri. Ora si ritorna ai 24-36 mesi in casi di matrimonio con un cittadino italiano o naturalizzazione.
  • Il nuovo decreto introduce anche la “norma Willy” (in ricordo a Willy Monteiro) che prevede l’inasprimento delle pene per chi provoca risse.

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