Decapitato solo perchè gay, ucciso dalla sua stessa famiglia. E’ la tragica sorte che ha ricevuto il 20enne iraniano Alireza Fazeli Monfared. Il ragazzo era omosessuale e la sua famiglia non lo aveva mai accettato, per questo lo ha in quello che è tristemente noto come “delitto d’onore”. E’ bastato poco, il fratellastro aveva scoperto che Alireza era omosessuale ed ha avvertito la famiglia. La denuncia arriva dal network iraniano LGBTQ 6Rang, ed è stata raccontata in un articolo di Insider. Alireza stava cercando di scappare ma il fratellastro ha trovato i documenti per l’esenzione dal servizio militare, all’interno del quale era descritta la sua sessualità. In Iran, infatti, l’omosessualità è illegale e punita dalla legge ma è anche considerata una malattia mentale e dà diritto all’esenzione dalla leva obbligatoria. I familiari hanno quindi rapito il giovane, che è stato poi portato in un villaggio lontano e ucciso. Secondo quanto riferito da Sky, Alireza era l’unico figlio di sua madre e aveva diversi fratelli da parte di padre, era cresciuto e viveva in una famiglia benestante, amava truccarsi ma non si sentiva libero di farlo in pubblico. Aveva spesso aveva ricevuto già minacce dai familiari da parte del padre ed aveva quindi deciso di lasciare l’Iran e andarsene in Europa passando per la Turchia. L’unico modo era chiedere l’esenzione dal servizio militare ma, purtroppo, proprio questa richiesta ha portato a galla la sua situazione e la follia che lo ha portato alla morte.
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