Aveva accumulato un debito di diverse centinaia di migliaia di euro e non stava riuscendo a coprirlo. Questo è bastato per far si che due uomini della camorra decidessero di rapire un parente del debitore a scopo di intimidazione. È successo a Capua, dove sono finiti in manette due uomini ritenuti contigui al clan dei Mazzarella.
LA DINAMICA Nella giornata del 6 febbraio 2019, B.S., classe 1985, e S.A., classe 1982, allo scopo di recuperare la somma di denaro, pari a circa 350.000 euro, insieme ad altre persone ancora in fase di identificazione, sequestrano il cognato del debitore. In particolare, i responsabili, dopo aver individuato nei giorni precedenti la vittima del sequestro nel comune di Capua, l’avrebbero attesa presso la sua abitazione, caricandola con la forza su un’autovettura e conducendola a Napoli.
Le indagini, avviate repentinamente e dirette fin dai primi momenti dalla Procura della Repubblica partenopea, hanno consentito di risalire, in tempi rapidissimi, all’identità dei due soggetti coinvolti e alla loro localizzazione, e di sottoporli a fermo alle prime luci dell’alba, con la contestuale liberazione della vittima che è stata rilasciata incolume presso la stazione ferroviaria di Napoli Piazza Garibaldi.
Il 7 febbraio appena scorso i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli hanno quindi dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di due indagati ritenuti responsabili di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso, aggravato dalle finalità e dal metodo mafioso. All’operazione ha collaborato il G.I.S. (Gruppo di Intervento Speciale) dell’Arma dei Carabinieri.
I due fermati sono stati tradotti presso il carcere di Napoli – Secondigliano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’udienza di convalida all’esito della quale il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia in carcere.