“Adesso stiamo andando in giro per il mondo per avere forniture energetiche, ma parliamoci chiaro: prima di due anni non arriva nulla in Italia, non ci prendiamo in giro. Se si bloccano le forniture dalla Russia, noi siamo in ginocchio. Questa prospettiva è inaccettabile per le nostre imprese, per il mondo del lavoro e per le nostre famiglie“. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, parlando della crisi ucraina.
“Negli ultimi 9 mesi l’unico elemento cambiato nella scena internazionale è che a settembre l’Ucraina ha avviato il percorso per entrare nella Nato – ha continuato – Abbiamo detto che l’Ucraina era un Paese libero, che poteva entrare quando e come voleva nella Nato. Abbiamo sostenuto che in Ucraina si sta difendendo la democrazia contro l’autocrazia e la dittatura. Questo è falso. In Ucraina sta avvenendo un conflitto regionale fra Ucraina e Russia che gli Stati Uniti d’America sono riusciti a trasformare in una guerra quasi mondiale“.
“Difendiamo la democrazia? Zelensky è stato eletto democraticamente, ma 4 anni prima di Zelensky c’era stato un altro presidente ucraino eletto democraticamente, che dopo 2 anni è stato fatto fuori con un colpo di Stato con grandi movimenti di massa nel sud del Paese – ha sottolineato poi il governatore – Ancora oggi in Ucraina il capo dell’opposizione è ammanettato e imprigionato perché è a capo di un partito di 43 parlamentari che non la pensa come il Governo ucraino. Non stiamo difendendo i principi della democrazia liberale. Se il principio che vogliamo affermare è che dobbiamo combattere tutti i regimi non democratici formalmente, allora dobbiamo interrompere i rapporti con i due terzi del mondo, perché i Paesi liberal-democratici sono una minoranza“.
“Il presidente ucraino Zelensky a me pare un coraggioso, malato però politicamente di irresponsabilità – ha affermato De Luca – In questi mesi Zelensky ha proposto due cose: copertura aerea da parte della Nato, quindi terza guerra mondiale, e blocco delle forniture energetiche, cioè messa in ginocchio dell’economia dei Paesi occidentali, e specificamente dell’Italia e della Germania. A me pare una posizione un po’ esagerata. Per quanto mi riguarda, ho maturato un rilevante fastidio a seguire le vicende della guerra, anche perché continuo a registrare una valanga di follia, di conformismo che sta praticamente eliminando ogni spazio per la ragione critica“.
“Stiamo andando a rotta di collo verso l’allargamento del conflitto militare, stiamo cominciando a parlare di uso di armi nucleari e di coinvolgimento di Paesi della Nato ormai sempre più ravvicinato con un’irresponsabilità che io considero sconvolgente – ha concluso – Quando si risponde che la Nato è un’alleanza difensiva vale a corrente alternata. L’altro ieri ero con l’ambasciatore cinese. Lui c’era quando Powell fece vedere la provetta con materiale bianco come prova dell’esistenza di armi chimiche in Iraq; era una falso costruito dalla Cia e dall’America, sulla base di questo falso è stato invaso l’Iraq con centinaia di migliaia di morti. Così per l’Afghanistan l’invasione è avvenuta in un contesto di totale illegalità internazionale. La Russia è colpevole per la guerra preventiva ma nessuno è innocente“.