“Non so quanto è utile interrompere i rapporti sul piano culturale con chi è di nazionalità russa, non so a che cosa serva sul piano della cultura, del teatro, dello sport. Anziché favorire il dialogo e la distensione, con gli ultimatum non aiutiamo la battaglia per la pace, la danneggiamo“. Lo ha affermato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in riferimento alla recente guerra ucraina ed alle esclusioni in ogni sport per squadre e atleti russi. “Mi domando cosa c’entrino gli atleti disabili russi con l’aggressione all’Ucraina, cosa avrebbero dovuto fare? – ha sottolineato – Non vorrei che aggiungessimo alla barbarie della guerra ingiustizie del tutto ingiustificate. Se si rifiuta la collaborazione di un esponente musicale perché non parla della guerra in Ucraina, poi non possiamo chiedere di venire alle Olimpiadi in Italia esponenti della Cina popolare“.
“Stiamo attenti alla semplificazione ed alla demagogia. Il compito che abbiamo non è quello di alimentare le tensioni, le tifoserie, ma è quello di favorire, in qualche caso anche con il silenzio, un clima di ripresa delle iniziative diplomatiche – ha concluso – Non so se l’invio di armi in Ucraina contribuirà alla ripresa di un dialogo. L’Italia fino a qualche giorno ha avuto una posizione timida, ora oltranzista. Dobbiamo mantenere la calma, non vorrei che qualcuno ci ricordasse che 80 anni fa l’Italia invase l’Ucraina e la Russia“.