Le ordinanze sul prosieguo della DaD durante la pandemia in Campania, nonostante i ricorsi di associazioni di genitori, erano legittime. Lo ha riferito il governatore De Luca, citando la sentenza ufficiale del Consiglio di Stato: “Non è stato, quindi, compromesso il diritto allo studio ma ne è stata prevista una modalità alternativa, che meglio si conciliasse con la gravissima crisi pandemica mondiale in una ottica di equilibrata ponderazione di contrapposti interessi, a salvaguardia del primario valore della salute dell’intera popolazione regionale“.
Il Consiglio di Stato, in breve, ha argomentato che “non ci fu interruzione di servizio scolastico ma solo in forma diversa e più prudenziale” e che “le ordinanze non furono irragionevoli ma supportate da dati scientifici di esperti, non è stato quindi compromesso il diritto allo studio”.