“Oggi si conclude la fase dell’emergenza sanitaria. Chiudiamo questi due anni di emergenza pesante, essendo la regione con il numero più basso di decessi Covid, pur vivendo in una delle aree più congestionata d’Europa e avendo tra i 10 e i 15mila dipendenti in meno, una cosa che grida vendetta. Non ci è chiaro chi paga da oggi in poi. L’emergenza è finita, quindi anche gli stanziamenti nazionali“. Lo ha affermato il governatore Vincenzo De Luca, che poi ha continuato: “Per il Covid la Campania ha certificato 500 milioni, altre regioni 1,8 miliardi. Altre, con un 1 milione di abitanti in meno, hanno certificato il doppio della Campania. È arrivato il momento di fare un’operazione verità, decidiamo se vogliamo fare un assalto alla diligenza. Non vorrei trovarmi domattina a non avere più un euro di risorse ma dovendo gestire Usca, tamponi, attività di territorio e quant’altro“.
“Abbiamo registrato un’ennesima penalizzazione per la Campania. Tutte le Regioni hanno certificato le spese Covid: la Campania ha certificato spese Covid per 520 milioni di euro, ci sono Regioni che hanno certificato spese Covid per il triplo della Regione Campania, e Regioni con un milione di abitanti in meno che hanno certificato più della Campania – ha sottolineato – Anche per questo motivo, abbiamo deciso ieri di cominciare a dire ‘no’. È arrivato il momento di rifiutare in maniera definitiva la logica della rapina delle risorse a danno della Regione Campania e questa posizione la manterremo anche quando discuteremo del riparto del fondo sanitario nazionale. Se non avremo le risorse proporzionate alla popolazione campana, daremo parere negativo. Poi veda il Governo quello che deve fare. Ma la logica della rapina a danno della Campania deve terminare, perché sono 10 anni che andiamo avanti con questa presa in giro drammatica sulla pelle dei nostri concittadini“.
“C’è un ultimo atto di demenzialità del Governo al termine dello Stato di emergenza ed è quello adottato per il mondo della scuola – ha concluso – Si è deciso che possono tornare a scuola anche i docenti o personale non vaccinato, purché i docenti non entrino a contatto con gli studenti questo vuol dire che i presidi dovranno organizzare tornei di burraco e bridge per i docenti altrimenti cosa fanno? Questa è l’ultima innovazione prodotta dal ministero dell’Istruzione. La mia solidarietà ai presidi“.