Il presidente della Campania torna ad accendere i fari sull’emergenza pandemica: “Abbiamo un aumento di contagi covid-19 in Campania che non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, tuttavia è un dato che deve cominciare a preoccuparci. Nella settimana tra il 9 e il 15 ottobre abbiamo avuto un numero di positivi di 1.723 unità. Nella settimana appena terminata, invece, abbiamo rilevato 2.228 positivi, ovvero 500 positivi in più. Il dato preoccupante, quindi, è che passiamo da un tasso di positività che 2 settimane fa era del 3,4% ad oggi che è del 4,4%“.
“E’ una tendenza lenta ma ugualmente percepibile di aumento – ha sottolineato il governatore – Tuttavia, siccome abbiamo un numero altissimo di vaccinati, questo aumento di contagi non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, ma resta un dato che deve cominciare a preoccuparci. Abbiamo avuto un grande rigore, cercando di spegnere tutti i focolai che si accendevano in tutte le scuole. Abbiamo messo in campo una battaglia la più pervasiva e capillare possibile per la vaccinazione di tutti i nostri concittadini. Abbiamo riaperto a metà settembre tutte le scuole della Campania, ma se rimangono centinaia di persone non vaccinate, se nelle famiglie abbiamo genitori non vaccinati che contagiano i loro bambini che a loro volta contagiano i compagni di scuola, è chiaro che noi rischiamo di veder crescere il contagio. E da qui a uno o due mesi rischiamo di essere costretti a richiudere le scuole“.
“Attualmente è come se avessimo lavorato in questo anno e mezzo per tenere chiusa la porta e non far entrare il virus – ha concluso De Luca – Il fatto che non tutti abbiano accettato di vaccinarsi ha fatto sì che quella porta ora la tenessimo ancora socchiusa, consentendo così al virus di entrare nella nostra comunità. Quella porta la dobbiamo lasciare chiusa se vogliamo stare tranquilli nel periodo invernale. Se qualcuno decide di tenere la porta socchiusa, questo qualcuno rischia di determinare un danno immenso perché fa aumentare il contagio“.