Un ddl contro chi inquina l’ambiente in Italia: cos’è “Terra Mia”

di Carolina Cassese

L’italia è una penisola ricca di  paesaggi collinari e montuosi, oltre a splendide coste marine. Tuttavia queste ricchezze sono spesso oggetto di piromani e di delinquenti che arrecano ingenti danni all’ambiente. Per tale motivo, il Consiglio dei Ministri sta procedendo a discutere sul ddl “Terra Mia” che ha lo scopo di reprimere le condotte lesive e pericolose di coloro i quali inquinano l’ambiente. Il disegno di legge presentato dal Ministero dell’Ambiente e del Ministero della Giustizia, se dovesse ottenere il beneplacito del Consiglio dei Ministri, sarà inviato al Parlamento per iniziare l’iter di approvazione.

Il testo normativo inquadra l’abbandono dei rifiuti da parte dei privati non più come illecito amministrativo ma come reato penale. Viene altresì modificata e ampliata la disciplina della combustione illecita di rifiuti, punita dall’art. 256 bis del dlgs n. 152/2006. Il ddl tenterà di estendere l’illecito anche se i rifiuti sono presenti in aree o impianti autorizzati o riposti in cassonetti e punisce le condotte illecite compiute da enti, società e persone giuridiche (dlgs n. 231/2001). Il disegno di legge considererà reato: l’incendio boschivo, la morte o le lesioni cagionate dall’inquinamento ambientale, l’omessa bonifica, l’impedimento alla esecuzione dei controlli e il traffico illecito di rifiuti oltre a rivisitare diversi testi normativi. Primo tra tutti il Codice dell’Ambiente (dlgs n. 152/2006), il Codice Antimafia (dlgs n. 159/2011), il Codice penale e il Testo Unico sull’Immigrazione (dlgs n. 286/1998). A chi commette reati ambientali verrà  negato il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Una delle misure più severe è l’allontanamento dal Comune o dalla Regione dei soggetti  responsabili di reati ai danni dell’ambiente. A costoro  può essere consegnato il foglio di via obbligatorio, di competenza del Questore, con il quale vengono allontanati dal luogo in cui abbiano commesso gli illeciti, con l’unico limite della residenza. L’autorità giudiziaria potrà sottoporre il soggetto a sorveglianza, disporre il divieto di soggiorno in uno o più comuni o regioni, la confisca preventiva e il sequestro. Il ddl si prefigge di responsabilizzare i proprietari dei fondi in cui terzi soggetti creino discariche abusive. Per potersi riappropriare delle aree di proprietà i proprietari dovranno provare di non tratto benefici dall’attività illecita altrui e di aver adottato con diligenza tutte le misure volte a  impedire ai terzi di impiegare i loro beni per eludere la legge.

 

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