Una storia a lieto fine, un esempio di eccellenza sanitaria. Una bambina di soli 11 mesi, ricoverata all’Ospedale Monaldi di Napoli, ha ricevuto il trapianto di cuore nelle ultime ore ma per alcuni mesi aveva avuto una sorta di cuore artificiale impiantatogli per la sua sopravvivenza. La notizia è stata riportata dall’ANSA. L’intervento è stato effettuato presso l’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia pediatrica, diretta dal dottor Guido Oppido, che ha eseguito la procedura chirurgica. La piccola aveva sviluppato una grave forma di miocardiopatia dilatativa, insorta probabilmente a seguito di una infezione da Covid, contratta nello scorso mese di Febbraio, che ne aveva reso necessario prima il ricovero e, per sopperire al perdurare della grave insufficienza cardiaca, l’impianto di un Berlin Heart, un cuore artificiale che funge da pompa esterna al corpo e che riceve sangue attraverso una cannula inserita nel ventricolo sinistro immettendolo nella circolazione sanguigna.
La notizia del salvataggio della bimba tramite un trapianto miracoloso è stata commentata anche dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca: “Complimenti all’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale Monaldi di Napoli che ha recentemente effettuato un trapianto di cuore su una bimba, dopo averle dovuto impiantare a marzo scorso, quando aveva 5 mesi, un cuore artificiale a causa di un’insufficienza cardiaca causata probabilmente da un’infezione Covid contratta a febbraio. Tra i due interventi, sette mesi in cui il Monaldi è diventato la casa per la piccola paziente. Davvero una bella storia di grande umanità e di straordinaria eccellenza della sanità campana“.
