La pandemia di Covid è nata nel mercato di animali vivi di Wuhan. Altri studi scientifici vanno in questa direzione e confermano la tesi. A riferirlo è il noto giornale scientifico Focus che cita due nuovi studi pubblicati su Science. Queste nuove ricerche identificano oltre ogni ragionevole dubbio lo “Huanan seafood market” come primo epicentro di diffusione della CoViD-19, nonché come luogo dove il coronavirus SARS-CoV-2 avrebbe effettuato il passaggio di specie dagli animali all’uomo.
Il primo studio, condotto da 18 scienziati da tutto il mondo e coordinato da Michael Worobey, ha analizzato accuratamente i luoghi dei primi casi di covid documentati, rilevando che proprio gli animali vivi venduti nella parte sudoccidentale dello Huanan seafood market sarebbero la fonte più probabile dei primi contagi (volpi, cani procioni, tassi, ecc). Per arrivare a questa tesi gli scienziati hanno raccolto i luoghi di residenza e lavoro di 155 tra le 174 persone contagiate a dicembre 2019, rilevando la maggior parte viveva vicino al mercato e il 66% di essi ci lavorava o lo frequentava abitualmente. Gli esperti hanno poi analizzato i campioni prelevati sulle superfici del mercato dopo la chiusura: i campioni positivi erano concentrati in una zona del mercato dove c’erano mammiferi che potevano veicolare il coronavirus e dove c’erano bancarelle frequentate dai contagiati.
Col secondo lavoro, invece, il team di scienziati, che ha visto coinvolti anche gli esperti delle Università della California a San Diego e Los Angeles, è stata confermata un’ipotesi già avanzata in passato, ovvero quella che il virus sia saltato dagli animali all’uomo in più di un’occasione. Usando una tecnica che ricostruisce l’albero genealogico del patogeno studiando le piccole differenze nel suo codice genetico, i ricercatori hanno ribadito che inizialmente il SARS-CoV-2 è circolato in due ceppi riconducibili ad almeno due salti di specie separati dagli animali all’uomo e le infezioni, ancora una volta, sarebbero avvenute al mercato di Wuhan.