FlixBus riattiva nuovi collegamenti con Napoli, portando a 70 il numero delle destinazioni nuovamente raggiungibili dal capoluogo campano. Prima della pandemia gli autobus verdi collegavano la città partenopea con oltre 150 città, ma l’esclusione del settore bus dalla strategia del Governo per il rilancio dei trasporti impone una ripartenza a ranghi ridotti.
Napoli, una delle prime città italiane a usufruire del servizio di FlixBus, è stata dall’inizio al centro degli investimenti dell’operatore, diventando presto uno dei suoi principali hub al Sud. Complice l’appeal di meta turistica internazionale, la società ha successivamente collegato il capoluogo campano anche con la Francia, per un totale di oltre 150 destinazioni direttamente collegate. Di queste 150 destinazioni, solo 70 tornano per il momento raggiungibili da Napoli. Una drastica riduzione in cui si riflettono le difficoltà con cui il settore degli autobus a lunga percorrenza, escluso dalla strategia del Governo per il rilancio dei trasporti, si deve confrontare in questa delicata fase. Da Napoli sono attualmente operativi collegamenti con molte delle principali città italiane, quali Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Venezia e Trieste.
Inoltre, anche in linea con l’importanza accordata al turismo quale risorsa strategica per il rilancio dell’economia nazionale, FlixBus torna a garantire ai turisti in partenza da Napoli la possibilità di spostarsi verso mete cruciali per la stagione estiva: tra queste, località balneari come Porto Cesareo e Gallipoli in Salento e Sibari in Calabria, ma anche mete di richiamo per il turismo culturale quali Siena, Matera e Agrigento. Viceversa, della riattivazione dei collegamenti con Napoli beneficeranno al tempo stesso i turisti in arrivo da tutta Italia e diretti nel capoluogo. Sempre nell’ottica di veicolare i flussi di visitatori sul territorio nazionale al fine di valorizzarne il patrimonio e incentivarne la riscoperta, FlixBus riattiva inoltre i collegamenti con Pompei e Sorrento: entrambe le città saranno infatti nuovamente collegate con Roma, mentre Pompei sarà raggiungibile comodamente e senza cambi anche da Torino e Genova.
Tra le misure di sicurezza implementate da FlixBus, elencate in dettaglio nella sezione dedicata sul sito, l’accurata pulizia e disinfezione dei mezzi, sanificati al termine di ogni corsa e sottoposti a sanificazione aggiuntiva nelle maggiori stazioni, l’imbarco previsto esclusivamente dall’entrata posteriore, il check-in touch-less e la presenza di un dispenser con gel disinfettante per l’intera durata del viaggio. A tali misure si aggiunge la garanzia della distanza minima anche nelle fasi di imbarco e di sbarco, e l’obbligo di indossare la mascherina prima, durante e alla fine del viaggio. I passeggeri di FlixBus che acquistano il proprio viaggio sul sito www.flixbus.it o tramite l’app FlixBus gratuita saranno informati delle misure di sicurezza all’interno della conferma di prenotazione, illustrate anche dagli autisti FlixBus a bordo. L’applicazione di misure di sicurezza più stringenti della media e la collaborazione continuativa con le istituzioni e le autorità sanitarie costituiscono per FlixBus prerequisiti fondamentali nella fase di rilancio, nell’ottica di garantire ai passeggeri un’esperienza quanto più piacevole possibile. Allo stesso tempo, la società si appella al loro senso di responsabilità perché supportino gli sforzi messi in campo per tutelare la salute propria e del personale di bordo osservando un atteggiamento coscienzioso.
Tanto a livello nazionale quanto internazionale, FlixBus mira ad aumentare progressivamente la capillarità del network, perseguendo, come sempre, il duplice obiettivo di offrire un’alternativa di mobilità per tutte le tasche sulle principali direttrici e garantire, al contempo, un servizio efficiente a chi risiede in aree penalizzate da una scarsa penetrazione ferroviaria. Ma le prospettive sono incerte: nonostante il ruolo sociale svolto in tal senso da FlixBus e dalle altre imprese della lunga percorrenza, ad oggi il settore rimane escluso dalla strategia di rilancio per i trasporti delineata dal Governo nell’ambito del DL Rilancio.
«In questi giorni stiamo ricevendo diverse richieste da parte di moltissimi comuni, oltre che da parte dei cittadini, per riprendere, aumentare o attivare ex novo collegamenti e tratte, soprattutto da quelle regioni dove gli altri mezzi di trasporto non arrivano. Vorremmo rispondere positivamente a tutti, ma seguendo quotidianamente le attività, senza una reale possibilità di pianificazione non possiamo nasconderci che la ripresa dei servizi sarà lenta e incerta. Abbiamo obblighi per il distanziamento a bordo e nessun aiuto economico, di fatto ci stanno chiedendo di operare in perdita. Ma per quanto può durare? – afferma Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia – Servono risorse adeguate e non iniziative simboliche per non far morire centinaia di aziende che svolgono a proprie spese un servizio pubblico per il Paese. E per alcuni è già tardi. Se non si interviene è a rischio l’effettivo diritto alla mobilità delle persone e vengono messe in discussione le normali regole in materia di concorrenza, italiane ed europee, che garantiscono parità di trattamento a tutti gli operatori. Per questo, ancora una volta, chiediamo al Governo, e in particolare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Ministra Paola De Micheli, di rendere possibili interventi a supporto anche del settore delle linee di autobus di lunga percorrenza: non tutti i cittadini possono permettersi i treni ad alta velocità, ben finanziati nel Decreto Rilancio. Ogni investimento avrà delle ricadute positive sul fronte dei trasporti nel suo complesso, poiché gli autobus sono un mezzo fondamentale in un’ottica di spostamenti intermodali, soprattutto per raggiungere i centri minori, e sul rilancio del turismo nel nostro Paese. In questa estate che tutti auspichiamo all’insegna della riscoperta della natura, del patrimonio, della ricchezza delle migliaia di piccoli comuni italiani, rischiare di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle aziende del trasporto di bus di linea sulla lunga percorrenza, che sarebbero proprio quelle in grado di garantire migliaia di collegamenti ogni giorno tra centinaia di realtà del Bel Paese, sarebbe un vero azzardo per la ripresa economica», conclude Incondi.