Sono 400 i contagiati da coronavirus in Campania, il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato che il picco in regione dovrebbe arrivare verso metà aprile e che ci si aspetta 150 ricoverati in terapia intensiva, esigenza alla quale la Campania potrà rispondere. Al 16 marzo si registrano 219 casi in provincia di Napoli (di cui 128 solo in città), 60 nel casertano, 4 nel beneventano, 57 nel salernitano e 49 nell’avellinese. Nelle ultime ore, tuttavia, il presidente ha aumentato le restrizioni, mettendo in quarantena ben 5 paesi tra Avellino e Salerno, vietando di fatto ingressi ed uscite dai territori comunali di competenza. Si tratta di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, considerato un focolaio di contagio, e di 4 comuni della provincia di Salerno: Sala Consilina, Atena Lucana, Polla e Caggiano. A far scattare l’allarme è stato un raduno religioso che ha coinvolto diverse decine di persone con un rito religioso in cui bevevano tutti dallo stesso calice, causando il contagio di numerose persone. Chiusi anche gli uffici dell’Università degli Studi di Salerno per la positività riscontrata in un dipendente dell’impresa di pulizia, così come l’impianto FCA di Pomigliano. Queste le parole del governatore De Luca:
La decisione di mettere in quarantena i 4 Comuni a sud della provincia di Salerno è la conseguenza di due iniziative messe in campo da un “predicatore” ed altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere. Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi, la quarantena per 4 Comuni e decine di contatti che andranno verificati nelle prossime ore. Ho dato mandato all’Asl di procedere alla denuncia penale di quanti hanno promosso o partecipato a questa iniziativa per il danno enorme che ha prodotto sulla pelle di migliaia di cittadini, di migliaia di medici e infermieri impegnati all’ultimo respiro nella battaglia contro la diffusione del contagio. Nelle prossime ore saremo, se possibile, ancora più rigorosi di fronte a comportamenti irresponsabili, applicando le sanzioni previste, a cominciare da quanti hanno partecipato a queste iniziative. E in tutto questo prosegue senza soste il nostro lavoro per essere pronti ad affrontare l’emergenza dei prossimi giorni.