“La Regione Campania oggi è quella più delicata e più esposta d’Italia“. Lo ha detto il governatore De Luca, che ha sottolineato come “fin quando decidevamo noi la situazione non era questa, quando però apri tutto è evidente che la Regione con la densità abitativa più alta sia anche quella più in pericolo. Con l’inizio dell’anno scolastico, abbiamo il dovere di intervenire prima in Campania“.
Il presidente ha poi elencato i dati: 14255 positivi (gli epidemiologici prevedono un ulteriore aumento di 5mila casi entro metà ottobre), 371 ricoverati in regime ordinario su 552 posti per pazienti Covid con possibilità di arrivare nel prossimo periodo a 940 posti, 25 ricoveri in terapia intensiva su 38 posti disponibili con possibilità di arrivare a 500 posti nel brevissimo termine, 4761 positivi in isolamento domiciliare.
“Se la situazione diventa più grave, drammatica, troveremo altri posti letto. I pazienti avevano un’età media di 30 anni ma ora anche questa è aumentata. I ragazzi infatti sono tornati con l’infezione dalle vacanze e spesso hanno contagiato anche i familiari. L’epidemia è in atto, quella ondata di cui parlavamo è attiva ora – ha aggiunto il presidente De Luca – O decidiamo di convivere con il Covid fino all’arrivo del vaccino e rispettiamo le regole rigorose imposto, oppure è inevitabile che a breve chiuderemo di nuovo bar, locali di ritrovo e tutto il resto. C’è bisogno di altri sacrifici. Se non sarà così – ha concluso – se la curva non scenderà, noi chiuderemo tutto. Se l’alternativa è passeggiare in allegria o avere i morti per strada, allora non ci sono dubbi sulle scelte che faremo“.