Controlli a tappeto nell’ultimo mese da parte dei carabinieri nell’area di San Giuseppe Vesuviano. Vari i sequestri e le denunce.
Sequestrato un alimentari gestito da un cittadino di origine bengalese che esponeva in vendita cibo in cattivo stato di conservazione. L’uomo è stato denunciato e sono stati sequestrati circa 200 kg di pesce e pollo. Sequestrato l’alimentari completamente abusivo, tanto da essere privo di insegna, mentre il gestore è stato denunciato per vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione.
In via Pettoloni è stato sequestrato un terreno diventato deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi (pezzi di auto da cui colavano oli, parti di cucine, frigoriferi, materiale di risulta, infissi). Il proprietario, un 70enne, è stato denunciato per attività non autorizzata di gestione di rifiuti e per non aver saputo indicare la provenienza di una mucca e di un cavallo che teneva a pascolare in quel terreno contaminato.
Cinque invece gli opifici a cui i militari hanno posto i sigilli per violazioni alla normativa su sicurezza, igiene e medicina del lavoro. Il primo su traversa D’Ambrosio: il titolare, un 58enne del luogo, è stato denunciato. Stessa sorte per i titolari di opificio su via Ferraiolo e via Belvedere. Un altro è stato posto sotto sequestro in via Scudieri e il titolare, un 52enne di origine bengalese, è stato deferito. Un altro opificio è stato chiuso, era gestito da un 48enne di origine cinese.
Controllati anche i cantieri edili. I militari hanno denunciato un responsabile, un 45enne del luogo, per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro (i bagni, ad esempio, non in regola con le norme igieniche). Un cantiere, dove si stava costruendo un lounge bar, è stato invece sequestrato poiché messo su in zona sottoposta a vincolo sismico e quindi con il divieto assoluto di costruire.
Un 29enne titolare di un’officina abusiva è stato invece denunciato per smaltimento illecito di rifiuti e sversamento illecito delle acque reflue industriali. L’uomo gestiva un’attività di riparazione auto e verniciatura di cerchi in lega di case automobilistiche di lusso in un terreno vasto circa 200 mq su cui sversava senza problemi tutti gli scarti industriali. Un’altra autocarrozzeria abusiva è stata sequestrata dai militari in via Belvedere, dove il titolare è stato deferito per aver smaltito in modo illecito i rifiuti industriali e per lo scarico illegale delle acque reflue. Su di lui pende anche l’accusa di riciclaggio poiché deteneva parti e accessori di autovetture di dubbia provenienza. Altre due officine meccaniche sono state sequestrate in via Pianillo e via Piano del Principe: nella prima venivano smaltiti in modo illecito i rifiuti provenienti dall’attività abusiva, mentre nella seconda non veniva tenuto il registro di carico e scarico dei rifiuti.