Napoli e provincia, estate infuocata: sequestri, controlli e risse in spiaggia

di Redazione Zerottouno News

L’estate napoletana è stata letteralmente infuocata. Tra risse in spiaggia e lotta all’abusivismo, le forze dell’ordine hanno avuto un bel da fare. Non si può non cominciare dalla rissa in spiaggia a Ercolano che aveva fatto il giro del web con tanto di video. La vicenda era avvenuta lo scorso 6 agosto nella spiaggia libera. Un video immortalava schiaffi e grida tra lo stupore dei bagnanti. Circa una settimana dopo i carabinieri della Tenenza di Ercolano hanno ricostruito la vicenda e individuato i presunti responsabili. Denunciati per rissa, percosse e lesioni personali aggravate 3 ragazzini. Hanno 16, 17 e 21 anni. Sono tutti incensurati. Il più grande è di Torre del Greco. Dai primi accertamenti sembrerebbe che il più grande – insieme ad altre persone in corso di identificazione – sarebbe stato aggredito dai minori generando una rissa. Motivo del litigio le attenzioni che il 21enne avrebbe rivolto a una ragazza, coetanea e amica dei minori. Le indagini dei carabinieri coordinati dall’Autorità giudiziaria hanno permesso di accertare che stesso quella sera – dopo la rissa in spiaggia – il 16enne e il 17enne avrebbero aggredito un’altra volta il 21enne procurandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco. I fatti sarebbero avvenuti a Torre del Greco, in piazza Santa Croce.

Mappatella Beach, ad esempio, è tra i luoghi più iconici del Ferragosto napoletano. La celeberrima spiaggia sul Lungomare Caracciolo, su cui vigila la statua di Armando Diaz nella rotonda che prende il suo nome, è un lembo di sabbia libera. Meta di napoletani per un bagno a costo zero, di turisti in cerca di sole, folklore e di una cartolina della città. É però anche fonte di guadagni illeciti per chi ritiene il bene pubblico un territorio neutrale da conquistare. Parliamo dei “furbetti dell’ombrellone”, gruppi organizzati che noleggiano a pagamento lettini e riparo dal sole, occupando indebitamente il litorale. I carabinieri della compagnia di Napoli Centro, con la preziosa collaborazione di agenti della Polizia Municipale, hanno organizzato un servizio di controllo sul lungomare più famoso della città. 5 le persone denunciate, una sarebbe vicina ad un gruppo criminale dell’area occidentale. Sequestrati 20 ombrelloni da mare, 30 tra sedie e sdraio e materiale destinato all’installazione degli ombrelloni. Parte delle attrezzature era già stata posizionata in spiaggia, previo pagamento di una tariffa imposta dal concessionario abusivo. Altre erano depositate su una barca ormeggiata. Una sesta persona, già nota alle forze dell’ordine, è stata denunciata per minacce rivolte ai militari durante il servizio. L’uomo ha contestato i controlli, dichiarando che in quell’attività ci fosse “nulla di male”. Gli abusivi operavano in maniera ben organizzata, approfittando della grande affluenza di turisti e cittadini a ridosso del Ferragosto. Il contrasto all’abusivismo sulle spiagge è una priorità per i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli che puntano a garantire non solo il rispetto della normativa, ma anche la sicurezza dei bagnanti e la tutela del patrimonio pubblico.

C’è anche cocaina rosa nel Ferragosto napoletano. E’ da qui che partiremo per raccontare la seconda tranche di controlli marcati 15 agosto. I carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno tenuto alta l’attenzione, presidiando tutta la provincia. Nel quartiere napoletano di Soccavo un 20enne è finito in manette per detenzione di droga a fini di spaccio. I carabinieri della compagnia di Bagnoli lo hanno bloccato in via Marco Aurelio, dopo un breve tentativo di fuga. Nel suo borsello 21 grammi di hashish, 2 di cocaina e quasi un grammo di cocaina rosa. Con lo stupefacente anche 520 euro in contante ritenuto provento illecito. Gli stessi militari hanno denunciato 4 parcheggiatori abusivi e un 48enne per guida senza patente.

Bilancio significativo dei Carabinieri sulle isole di Ischia e Procida. La presenza nei terminal di sbarco e imbarco dei porti turistici ha consentito di monitorare con attenzione il flusso di ingressi. E proprio all’uscita di un aliscafo proveniente da Napoli che un 36enne è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Era nascosto nella tasca della camicia che indossava. Controlli anche nelle attività commerciali. Sanzionate amministrativamente 4 commercianti per occupazione abusiva della strada con espositori, materiale pubblicitario, tavolini e sedie. A Barano denunciato un 28enne foggiano per guida in stato di ebbrezza. Il suo tasso alcolemico era di 1,98 g/l, ben oltre il limite di 0,5. Ispezionati 7 stabilimenti balneari dotati di servizio di ristorazione. In 3 di questi sono stati rilevati alimenti privi di indicazioni sulla tracciabilità. Gli saranno sequestrati complessivamente 105 chili di prodotti. Per gli altri 4 imprenditori sanzioni per difformità strutturali nei locali interni. Nel comune di Forio i militari ischitani hanno denunciato i due titolari e una dipendente di un bar, perché sorpresi a vendere bevande alcoliche ad alcuni ragazzini sotto ai 15 anni. Un 50enne di Lacco Ameno è stato denunciato per incendio boschivo. L’uomo aveva acceso un piccolo fuoco per smaltire sterpaglie secche del suo terreno quando le fiamme si sono propagate senza controllo. 1 ettaro di macchia è andato distrutto. Controlli anche in mare con la motovedetta della compagnia di Ischia. 23 le sanzioni notificate ai diportisti irregolari. 3 gli assuntori di stupefacenti segnalati alla Prefettura.

Presenza visibile dei Carabinieri anche attorno al parco archeologico di Pompei. In considerazione del grande afflusso di turisti, i militari hanno badato in prima battuta ad evitare i borseggi. Hanno poi verificato che all’esterno degli scavi non vi fossero guide turistiche non autorizzate. 3 quelle sanzionate per complessivi 5mila euro.

In penisola sorrentina e a Capri, i carabinieri hanno continuato i controlli per l’intera giornata di Ferragosto. Un 30enne stabiese è stato arrestato dopo che aveva forzato con un piede di porco la porta di un negozio di materiale edile di Sant’Agnello, chiuso per ferie. Bloccato prima che potesse fuggire, dovrà rispondere di tentato furto aggravato. A Vico Equense, arrestato per furto aggravato un 27enne di Pompei. Aveva appena rubato un’auto parcheggiata nel comune di Piano di Sorrento. E’ stato individuato e bloccato lungo le curve di Seiano. Denunciato per ricettazione un algerino di 32 anni. Era in sella ad una bici elettrica rubata la sera prima a Meta.

La città di Napoli si è confermata, anche quest’anno, una delle mete più visitate d’Italia, con livelli di affluenza senza precedenti grazie alla cultura, al patrimonio storico, alle bellezze naturali e al folklore che la caratterizzano. Conseguentemente, si è assistito a un significativo aumento delle attività economiche volte ad assicurare una sempre maggiore capacità ricettiva. È il caso delle attività di “Affittacamere, case per vacanze, bed and breakfast e residence” che, nei primi 7 mesi dell’anno, hanno registrato un incremento del 24,60% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, tali nuove possibilità di guadagno attraggono anche chi, in spregio alle regole, offre analoghi servizi senza adempiere ai prescritti adempimenti di legge al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte.

Soltanto negli ultimi due mesi, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno individuato 32 bed&breakfast abusivi nel capoluogo partenopeo (Quartieri Spagnoli, Avvocata e Fuorigrotta), nelle isole di Capri e Ischia nonché nei comuni di Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Massa Lubrense. Al fine di eludere i controlli, gran parte delle predette attività abusive – ciascuna con capacità ricettiva media di 4/6 ospiti – era all’interno di immobili condominiali. I prezzi praticati sono risultati in linea con la media di mercato ed è stata riscontrata, quale principale modalità di pagamento, il denaro contante all’atto dell’arrivo presso la struttura (pochi sono stati i casi di pagamento con mezzi tracciabili – bancomat, carte di credito, PostePay, ecc.).

A Massa Lubrense sono risultate adibite a strutture ricettive quattro ville di lusso (tre delle quali dichiarate come prime abitazioni) in località Termini, poco distante dal mare, con capienza dalle sei alle otto persone ciascuna, per pernottare nelle quali il corrispettivo richiesto andava dai 2 ai 3 mila euro a settimana.

A Forio d’Ischia, un soggetto, completamente sconosciuto al Fisco, gestiva quattro miniappartamenti all’interno di un unico immobile, ognuno con ingresso indipendente, fornendo molteplici servizi accessori con caratteristiche tipiche della forma imprenditoriale (servizi di ristorazione, pulizia giornaliera, posto auto, ecc.).

Pur del tutto illegali, i sopracitati b&b venivano pubblicizzati a mezzo dei principali portali web di prenotazione (Booking, Airbnb, Trivago, ecc.), peraltro arricchiti da numerose recensioni. Nei confronti dei responsabili sono state contestate sanzioni amministrative fino a 10.000 euro (mancanza della SCIA, di autorizzazioni e/o documentazione amministrativa, mancata esposizione dei prezzi praticati) e sono stati avviati controlli di natura fiscale per la quantificazione delle imposte evase. In tale contesto, a Bacoli i finanzieri hanno contestato, peraltro, a un soggetto l’omessa dichiarazione dei redditi provenienti dai canoni di locazione di immobili di sua proprietà adibiti a “case vacanza”, per 29.400 euro. L’attività, condotta anche nei confronti delle strutture ricettive regolari, ha permesso di individuare 27 soggetti che hanno omesso di comunicare la presenza degli alloggiati all’autorità di Pubblica Sicurezza. I responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

In 7 casi, invece, è stato constatato il mancato utilizzo del Codice Unico Identificativo delle Strutture Ricettive (CUSR), con sanzione amministrativa, per i trasgressori, fino a 1.000 euro. Le operazioni di servizio si inseriscono in un più ampio piano di controlli intensificati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, in concomitanza con l’arrivo massiccio di turisti nelle località a maggiore vocazione turistica, con l’obiettivo di prevenire e reprimere i fenomeni di illegalità che danneggiano gli esercenti onesti e l’economia locale.

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