In questa settimana la politica italiana ha dovuto fronteggiare l’aumento del contagio da Coronavirus in Italia. Diversi i provvedimenti presi dal Governo, in collaborazione con le autorità sanitarie e locali. A partire da lunedì scorso sono state istituite zone rosse dalle quali nessuno può uscire. Oltre ai provvedimenti di natura sanitaria, il Governo ha lavorato anche sull’aspetto economico di questa crisi (QUI la nostra analisi). Un decreto approvato nei giorni scorsi punta a sostenere le imprese e le famiglie delle zone rosse, prevedendo sospensione di mutui, assicurazioni e contributi. Anche chi era alle prese con la rottamazione di cartelle esattoriali potrà dilatare i tempi dei pagamenti. Ancora chiuse in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna le scuole e le università. Non deve spaventare il numero dei contagiati, ormai superiore ai mille. Gli effetti concreti delle misure di contenimento si vedranno nei prossimi giorni, è plausibile che in tanti abbiano contratto il virus prima dello scoppio dell’allarme.
Intanto a Roma si è votato per sostituire Paolo Gentiloni al Senato. La vittoria è andata al candidato del PD, il ministro dell’economia Gualtieri. Anche questo appuntamento elettorale ha evidenziato il pessimo stato di salute del Movimento 5 Stelle. Dopo Napoli, anche nella capitale, governata dal Movimento, il risultato è stato negativo, con appena il 4% delle preferenze raccolte. Voti che, seppur caratterizzati dalla particolarità dei contesti locali, dove il Movimento 5 Stelle sconta da sempre una certa debolezza, possono intaccare gli equilibri interni alla maggioranza che sostiene Conte.
Altre spallate alla maggioranza continuano ad arrivare da Renzi che per il momento si è detto disposto ad una tregua. Rinviato probabilmente alla prossima settimana il confronto tra il leader di Italia Viva e il premier Conte. Salvini invece non ha perso tempo per criticare le misure adottate dal governo contro il diffondersi del Coronavirus. Critiche che vanno dall’aspetto sanitario a quello economico e parrebbero finalizzate a sostenere la nuova idea del leader leghista di appoggiare un governo di unità nazionale. Proprio lui che urlava la necessità di elezioni, ora si dimostra aperto all’ipotesi di un enorme inciucio, giustificato dal pericolo del Coronavirus e dalla situazione economica. L’esploratore di questa strada è da sempre Giorgetti, sostenitore di un atteggiamento responsabile che eviti al Paese un ritorno alle urne dall’esito incerto. Pare che Salvini abbia anche chiesto un incontro a Mattarella per parlare di questa ipotesi. Staremo a vedere se Conte riuscirà a districarsi tra virus ed avversari e a guidare la nave del Governo fuori dalla tempesta.