L’Italia continuerà ad essere gestita da norme “per colore”. Anche nelle feste natalizie, infatti, vigeranno le regole delle zone in base al colore ma, in questo caso, varranno per tutte le regioni allo stesso modo. Torneranno gialle nella giornata di domenica 20 Campania, Toscana, Val d’Aosta e Bolzano. “Il metodo a zone ci ha permesso di evitare il lockdown totale che avrebbe danneggiato il nostro tessuto sociale ed economico gravemente. Abbiamo riportato Rt a 0,86, tanto è vero che tutte le regioni potrebbero tornare in area gialla – ha affermato il presidente Conte – Tuttavia c’è preoccupazione per l’impennata di casi nel periodo natalizio. Il Cts, infatti, ci ha comunicato con un apposito verbale la sua forte preoccupazione per gli assembramenti. Dobbiamo intervenire per rafforzare le misure necessarie e cautelarci in vista della ripresa delle attività a gennaio“.
Tutta Italia sarà quindi zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. In questi giorni si potrà uscire di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Resteranno invece aperti supermercati, farmacie e, fino al 22, le chiese. Questo periodo di “zona rossa” riguarda il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. In questi giorni varranno, come detto, le regole della zona rossa: non ci si potrà spostare dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute o necessità comprovati con autocertificazione; chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti, mentre restano aperti i supermercati, i parrucchieri, le farmacie; l’attività motoria sarà consentita solo vicino casa.
La Zona arancione riguarderà invece i giorni 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Ciò significa che ci si potrà spostare solo dentro il proprio comune e sarà consentita la mobilità entro i 30 chilometri a chi vive in un comune fino a 5mila abitanti, ma non sarà consentito raggiungere i capoluoghi di provincia. Chiusi anche in questi giorni i bar e i ristoranti, mentre i negozi saranno aperti fino alle 21.
Nei giorni di festa, inoltre, si potranno ricevere fino a un massimo di 2 ospiti, potendo invitare però non solo i congiunti ma anche gli amici. Sarà poi consentito uscire una sola volta al giorno per recarsi in una casa diversa dalla propria. A tal proposito, il premier Conte ha chiarito: “Non entreremo nelle case delle persone per verificare se hanno invitato 2 persone ma dalle analisi delle autocertificazioni potremo verificare se sono state rispettate le regole“.
Si prevede ovviamente una nuova perdita economica, soprattutto per il settore della ristorazione. Il Consiglio dei Ministri, per tale ragione, ha accolto la proposta di stanziare subito ristori per i bar e ristoranti che devono chiudere per effetto delle nuove misure del governo: sarà inserito nel nuovo decreto un fondo per i ristori per un totale di 550 milioni, di cui 400 già nel 2020.