“Abbiamo appena approvato il Decreto Semplificazioni, sblocchiamo tutti i cantieri e portiamo l’Italia ad essere più agile“. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. “Offriamo una strada veloce per tutte le opere, digitalizziamo le procedure, aiutiamo i giovani a semplificare i loro progetti di startup. L’Italia deve correre ma dobbiamo anche prestare attenzione forte su chi vuole indebitamente sfruttare la situazione per i suoi profitti – ha continuato – Questo provvedimento è la base del nostro piano per il rilancio per il quale chiederemo fondi all’Europa. Ieri, inoltre, abbiamo approvato 130 opere strategiche nell’ambito di Italia Veloce, tra cui ad esempio l’alta velocità diretta Salerno – Reggio Calabria e l’ampliamento della Salaria, oltre a 9 dighe sarde e le opere per le Olimpiadi Invernali in Lombardia“.
Il premier ha poi spiegato in breve il nuovo provvedimento prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: “Abbiamo elevato la soglia a 150mila euro per gli appalti pubblici senza gara, sopra la soglia europea di 5 milioni invece resterà la gara d’appalto ma con abbreviazioni dei termini, salvo per lavori in riferimento all’emergenza Covid dove ci sarà una negoziata. Aumentiamo i rischi per i funzionari che bloccano le opere, resteranno le colpe per dolo, quindi intenzionale, e per inerzia; il nostro obiettivo è punire chi non fa e dare il giusto merito invece a chi si prende le responsabilità di procedere avanti. Non aboliamo inoltre l’abuso d’ufficio ma pretendiamo che ci sia una specifica violazione di regole e non di principi generali”.
Il Primo Ministro si è poi soffermato sulle durate delle procedure: “I procedimenti amministrativi si concluderanno in una sentenza breve, le stazioni appaltanti avranno l’obbligo di procedere alla stipula del contratto anche con contenziosi in atto; ci saranno obblighi anche per la pubblica amministrazione che deve una sola volta esporre le motivazioni di rifiuto dell’istanza e rispondere sulle istanze di autorizzazione entro 60 giorni. Inoltre, qualsiasi provvedimento che porterà ai cittadini oneri economici dovrà prevedere una compensazione in termini di sgravi di costi burocratici per lo stesso cittadino; l’amministrazione dovrà necessariamente e obbligatoriamente segnalare la data di fine della pratica, il cittadino deve sapere quanto deve aspettare. Infine, ci saranno incentivi per interventi di rigenerazione urbana e alcune norme con facilitazioni per la ricostruzione delle aree terremotate. Vogliamo la transazione energetica – ha concluso Conte – non possiamo più permetterci di avere procedure farraginose. Vogliamo puntare ad uno stato amico delle imprese“.