L’Italia riparte. Con il permesso degli spostamenti tra regioni in Italia, il Paese riparte a pieno regime. “A circa un mese dal 4 maggio i numeri sono incoraggianti – ha detto il primo ministro Giuseppe Conte – Ora possiamo ripartire. Ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di duri sacrifici. Siamo tra i primi Paesi europei che possono riavviare le attività e le condizioni di vita in sicurezza – ha continuato – e questo perché abbiamo accettato tutti insieme di modificare in maniera radicale le nostre abitudini di vita“.
Ottimi risultati, nell’opinione del premier, ma è ancora presto per abbassare totalmente la guardia: “Abbiamo constatato che le uniche misure efficaci contro il virus sono il distanziamento e l’uso delle mascherine, pertanto abbandonare queste precauzioni sarebbe una grave leggerezza“. Durante la conferenza c’è stato tempo per rispondere alle parole taglienti del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che ha affermato che “questa politica fa più danni del Covid“: il premier ha rispedito al mittente le accuse affermando che “sono arrivate parole infelici, Confindustria non si limiti a chiedere meno tasse“. Prima di rispondere alle domande dei giornalisti, il primo ministro ha chiosato: “Tutti insieme ce la possiamo fare e, sono sicuro, ce la faremo“.