Fratelli sì, ma d’Italia non di Vitale: questione di apparentamenti, di liste, non di famiglie. La triplice alleanza di Domenico Vitale perde un altro pezzo. Fratelli d’Italia-An abbandona la nave per salire sul carro di Biancardi. La decisione è stata presa dai vertici provinciali del partito e oggi pomeriggio, nella conferenza stampa convocata al Bar Gallucci di Nola, sono state motivate le ragioni davanti allo “stato maggiore” locale di Forza Italia. Erano infatti presenti l’onorevole Paolo Russo, il candidato sindaco Geremia Biancardi e l’assessore ai beni culturali Cinzia Trinchese.
A fare il punto della situazione è stato Luigi Rispoli, portavoce regionale di Fratelli d’Italia-An. Ma la sua analisi contiene un attacco all’ex alleato: “Dopo il primo turno Vitale ha cambiato campo. Noi rappresentiamo i valori del Centro-Destra che non sono condivisibili con il centro-sinistra con il quale è stato siglato l’apparentamento. Mi sorprende anche che il Pd abbia scelto di schierarsi con una coalizione di centro-destra. “Ma Rispoli ne ha anche per Sommese: “Se Vitale è diventato il candidato sindaco del centro-sinistra lo deve alle manovre dell’assessore Pasquale Sommese che sta delineando nuovi scenari politici a livello regionale contro Caldoro”,
Fratelli d’Italia-An e Forza Italia vanno d’amore e d’accordo. Almeno a livello locale. Infatti dopo aver concluso il suo intervento,Rispoli cede la parola “all’amico Geremia”. Anche Biancardi punge Sommese, pur evitando di nominarlo: “Ringrazio gli amici di Fratelli d’Italia che hanno deciso di unirsi a noi nel secondo turno, abbandonando chi ha cambiato le regole del gioco in corsa. C’è questo assessore regionale che è un dilettante allo sbaraglio. Non si è mai occupato di politica e ogni volta che si muove combina pasticci”.
Prima della conclusione della conferenza stampa, c’è la firma dell’accordo tra i due partiti. L’intesa prevede l’aggiunta di 6 punti da integrare al programma di Biancardi, sotto il profilo sociale, economico, dell’identità, della sicurezza, del lavoro e della cultura. Il primo a firmarlo è l’onorevole Paolo Russo. Concluse le operazioni di rito, tutti in posa per una foto che testimonia un clima di concordia prima della battaglia dell’8 giugno.
di Mariano Messinese
e Valerio Lauri