di Francesco Amato. Le simboliche “magliette rosse“, indossate da personaggi noti come Roberto Saviano in segno di protesta verso la politica di accoglienza del ministro degli interni Matteo Salvini hanno raggiunto una grande diffusione al punto tale che a Palermo una commissione intera si è presentata agli esami di maturità in maglietta rossa.
Questo episodio ha scatenato molte reazioni tra cui quella di Gianni Alemanno, segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità (Mns) che ha pubblicato un video sui suoi canali social per denunciare l’accaduto ha utilizzato parole forti ed ha dichiarato : “Vi sembra logico che a un esame di maturità tutti gli insegnanti si presentino con la maglietta rossa? Anche in una realtà istituzionale e quindi necessariamente neutrale come un esame di maturità bisogna fare questa esposizione? Dove erano magliette di vari colori quando si trattava di ricordare i terremotati del Centro Italia oppure i tanti drammi del nostro Paese e del mondo? La realtà è che la maglietta rossa non è un atto di umanità o di solidarietà, ma un atto politico di opposizione a questo governo. Legittimo, tutti possono fare quello che vogliono, ma non si può imporre dentro un’aula scolastica. Mi auguro – conclude Alemanno – che il Ministro dell’Istruzione abbia il coraggio di prendere posizione: basta con questa sinistra che strumentalizza tutto e tutti per portare avanti le proprie ideologie, basta con chi non ha rispetto dei valori umani perché li utilizza ai propri fini di potere”.