Più di 500 migranti sfrattati dal Centro di Accoglienza di Castelnuovo di Porto, nel laziale. Con poco preavviso le forze dell’ordine alcuni giorni fa hanno svuotato il centro, facendo cominciare i trasferimenti dei migranti. Alcune decine di essi potrebbero finire per strada a causa delle nuove disposizioni del decreto Sicurezza voluto da Salvini. I migranti studiavano italiano, andavano a scuole e uno di essi era anche particolarmente molto inserito essendo diventato l’attaccante della squadra di calcio locale. Per effetto del Decreto perderanno quelle poche certezze che avevano cominciato a costruirsi grazie al programma di accoglienza. In seguito a questa operazione i 120 italiani dipendenti del centro, invece, rischiano di perdere il lavoro.
Una situazione intricata e che, a ridosso della Giornata della Memoria, poteva sicuramente essere gestita in maniera diversa. Tante le reazioni di sdegno, tra cui anche quella dei Padri Francescani che su Twitter hanno tuonato : “Padre, perdonali perché non sanno quel che fanno“.
Nel frattempo le buone notizie arrivano dai vertici comunali di Castelnuovo che, dopo la comunicazione arrivata direttamente dal sindaco, confermano che alcuni migranti saranno ospitati dai cittadini del posto. “Accoglieremo alcuni migranti grazie all’accoglienza diffusa messa in atto dai nostri cittadini – ha affermato il sindaco Riccardo Travaglini – Ci rendiamo conto che bisogna abbandonare la gestione attraverso i mega centri ma il Cara funzionava bene, non era mai stato indagato per infiltrazioni mafiose, era posizionato in un posto lontano dal centro e, tranne in un caso in cui ci fa una protesta di un gruppo di loro per le condizioni di gestione precarie di quel periodo, non c’erano mai stati problemi con la popolazione“.