Il CIS dopo alcuni anni è tornato a registrare un risultato positivo con un utile netto di circa euro 3,2 milioni di euro. Come è noto, nell’aprile 2017 è avvenuto il Closing con cui è divenuto efficace l’Accordo di ristrutturazione (AdR) con il ceto bancario. Da quel momento, fanno sapere dal CIS, l’azienda sta provvedendo con regolarità al pagamento dei debiti finanziari verso le banche, con anticipo rispetto ai termini previsti dall’AdR. Infatti, nel 2018, il debito si è ridotto a circa 17,9 milioni di euro ed è ulteriormente sceso nel corso dei primi mesi del 2019.
Soddisfatto il Presidente del CIS, Ferdinando Grimaldi, che ha dichiarato:
Votando pressoché all’unanimità il bilancio presentato dal CdA, l’Assemblea dei soci ha confermato la volontà della base sociale a proseguire nella strada intrapresa. Il nostro compito è quello di “traghettare” la società dopo l’AdR per ricostruire la coesione tra tutti i soci. Continueremo senza sosta nella attività di rilancio commerciale, con la partecipazione a fiere di settore, e di riqualificazione del Centro. Infatti, è partito nei mesi scorsi un programma di manutenzione straordinaria delle strutture interne al Centro, che vedrà anche il coinvolgimento di street artists internazionali
L’Amministratore delegato, Claudio Ricci, ha invece sottolineato:
Lo sforzo dell’attuale Consiglio di Amministrazione sta dando i suoi frutti. Questo risultato si deve anche alla grande compattezza dell’organo amministrativo, con gli esponenti di espressione dei titolari degli Sfp (Strumenti finanziari partecipativi) e i rappresentanti della base sociale, fortemente coesi nell’obiettivo di restituire serenità alla comunità di imprenditori del CIS, riportando la società in equilibrio finanziario e focalizzata allo sviluppo. All’interno del CIS esistono notevoli eccellenze del panorama imprenditoriale italiano ed il nostro compito deve essere quello di continuare a creare le condizioni migliori per farle operare al meglio.
Nel frattempo, è stato eletto il nuovo Presidente di Interporto Campano S.p.A., Alfredo Gaetani.
L’ Assemblea dei Soci di Interporto Campano S.p.A. ha, inoltre, approvato il bilancio di esercizio al 31/12/2018, il quale riporta una perdita di € 1.438.615 e un patrimonio netto di € 54.056.394. Come è noto, nell’aprile 2017 è avvenuto il Closing con cui è divenuto efficace l’Accordo di ristrutturazione (AdR) con il ceto bancario e, ad oggi, anche l’Interporto Campano sta provvedendo con regolarità al pagamento dei debiti finanziari (secondo le previsioni dell’AdR).
Tra le società controllate da Interporto Campano, T.I.N. S.p.A. nel 2018 ha incrementato le attività, in termini di UTI movimentate, mentre ISC S.p.A. nel corso dell’anno ha realizzato un fatturato “core”, relativo alla vendita di servizi di trazione ferroviaria, per circa € 11 milioni e si apppresta a far partire, nei prossimi mesi, il cosiddetto “Progetto TAC”, che prevede l’utilizzo per il trasporto merci della rete ferroviaria oggi dedicata alla Alta Velocità.
Il Presidente Alfredo Gaetani ha affermato:
La società si affaccia a significative novità commerciali e di business. Un grande vantaggio, ad esempio, è l’opportunità della ZES (Zona economica speciale), che può essere un ottimo strumento per rilanciare gli investimenti nelle aree del Sud Italia, rendendo l’Interporto di Nola attrattivo per l’ingresso di nuove imprese.
L’Amministratore Delegato Claudio Ricci ha dichiarato:
Questo bilancio conferma che la società è tornata in equilibrio a livello di risultato operativo ed è stata stabilizzata dal punto di vista finanziario, secondo quanto previsto dall’AdR. Dopo aver riallacciato tutti i rapporti con gli stakeholder, ora dobbiamo passare alla fase rilancio operativo e intensificare le attività dell’Interporto. Vorrei sottolineare, infine, che lo scorso marzo, l’AGCM ha attribuito ad Interporto Campano il “Rating di Legalità” con un punteggio molto soddisfacente.