Non si placano neanche a Natale le proteste dei comitati civici dei pendolari contro la gestione della Circumvesuviana. Proteste, le ultime, che hanno trovato l’endorsement di Federconsumatori e Legambiente. Nelle ultime ore è stata diffusa una nota dal titolo “Lettera di Natale dei Pendolari Vesuviani – il trenino che non c’è” a firma di Enzo Ciniglio (“NO AL TAGLIO DEI TRENI DELLA CIRCUMVESUVIANA”), Salvatore Ferraro (“CIRCUMVESUVIANA- EAV”), Marcello Fabbrocini (“Comitato Civico di Ottaviano A.Cifariello – ETS”), Salvatore Alaia (“Comitato E(A)Vitiamolo”di Sperone), Maria Teresa Imparato (Legambiente Campania), Giovanni Barritto (“Federconsumatori Campania”).
Ecco il testo integrale:
Cara Eav, carissima, per le ore di lavoro perse, sottratte ai nostri stipendi a causa dei tanti ritardi e soppressioni dei treni sulle linee vesuviane. Anche quest’anno, in continuità con le sue scelte discriminatorie ha deciso di riservare alla sola linea di Sorrento il servizio ferroviario nei pomeriggi dei giorni di Natale e Capodanno, lasciando gli altri territori senza treni. Da tempo, ha attuato una politica privatistica del trasporto pubblico seguendo la scia del denaro, facendo scelte economicamente più convenienti, ma è proprio sicura che a Natale e Capodanno tenendo aperta nel pomeriggio la sola linea di Sorrento, i ricavi saranno superiori ai costi o questo è un esempio di servizio pubblico dedicato? Lei nel corso del tempo ha dato ampia dimostrazione di non ascoltare le nostre richieste, convinta della bontà delle sue scelte ha confuso le escursioni dei viaggiatori su i binari per pellegrinaggi parlando di miracoli. Negli ultimi anni è riuscita a confermare costantemente il primato della peggiore ferrovia di Italia, grazie al taglio del numero delle corse e dei treni disponibili aumentando tempi di attese, avarie, ritardi e soppressioni. Ha addossato le colpe di questo sfascio, a chi c’era prima, ma prima, nel 2015 c’erano 70 treni disponibili oggi ne sono circa 50. La flotta a disposizione dovrebbe essere composta da 21 Metrostar di recente fabbricazione, ultimi due sono stati consegnati nel 2014/2015 e tutti oggetto di una manutenzione straordinaria milionaria affidata all’azienda costruttrice, scaduta da poco, 25 Etr revampizzati di recente consegna e qualche vecchio Etr con deroga di ANSIFA ancora in circolazione, se il materiale a disposizione è questo, non è poi così vecchio come lamenta. A questo numero si potevano aggiungere 12 treni revampizzati, ma la ditta aggiudicatrice è fallita, non c’era una fidejussione a garanzia della commessa milionaria e Lei cara Eav ha pensato di non iscriversi tra i creditori, ha preferito recuperare le carcasse dei 12 Etr e riportarle a Napoli lasciandole in uno stato di abbandono su i binari di San Giovanni a Teduccio e il Pascone in attesa che si compia il macabro destino della rottamazione con un ulteriore aggravio per le casse di Eav. Soprattutto potevano già essere in servizio i nuovi 50 Etr se non fosse stata sbagliata l’assegnazione della gara e concesse deroghe su deroghe a una multinazionale che nonostante non abbia rispettato i tempi di consegna si è vista premiare con un accordo quadro che amplia la commessa fino a 100 Etr. Tuttavia, Lei continua a parlare di miracoli, di aver salvato l’azienda dal fallimento, eppure per legge, Eav dal 2013 non poteva più fallire. Avere memoria corta è Sua peculiarità, infatti, ha dimenticato di attuare l’implementazione del servizio sulle linee vesuviane, come d’accordo sottoscritto col ministero dei trasporti nel 2016. Cara Eav, anche se può vantare di chiudere il bilancio in attivo, soprattutto grazie alla bontà del concessionario che non applica le penali per la scadente qualità del servizio e agli introiti degli abbonamenti studenti garantiti dalla regione, sulle linee vesuviane ha fallito la sua missione. Noi pendolari e viaggiatori con questa lettera chiediamo quel treno che da anni ci promette, quello che ci ha sottratto attraverso scelte gestionali fallimentari , quello che somministra in modica quantità, in modo discriminatorio. Pendolari e viaggiatori di Sorrento, Ottaviano, Poggiomarino, Sarno, Madonnelle, Baiano siamo tutti uguali , vogliamo poter utilizzare in modo egualitario il servizio del trasporto pubblico ferroviario. Vogliamo essere anche per Lei tutti uguali.