L’ estate rovente dei pendolari vesuviani. Dopo la chiusura della linea Napoli-Baiano per lavori, i comitati civici dei pendolari hanno portato in alto l’asticella delle proteste. “Da qualche anno Eav si organizza per rendere un inferno la vita dei pendolari vesuviani – si legge in una nota a firma di Salvatore Alaia, Enzo Ciniglio e Marcello Fabbrocini – Così come lo scorso anno, anche questa estate per i viaggiatori delle linee vesuviane è una dura prova di resistenza. Prima la scelta di chiudere la Baiano senza garantire un servizio sostitutivo adeguato, programmato senza avere i dati di rilevazioni dei flussi. Le stesse modifiche apportare in corso d’opera, sedici giorni dopo, sono toppe messe alla rinfusa senza dare ascolto ai pendolari, sono centinaia le segnalazioni su le cose che non funzionano“.
La nota è stata scritta dai comitati civici EAVITIAMOLO, NO AL TAGLIO DEI TRENI DELLA CIRCUMVESUVIANA e Comitato Civico di Ottaviano. “Dei lavori urgenti, causa della chiusura della Baiano, non abbiamo notizie di cantieri aperti, la vegetazione rigorosa che ha invaso i binari è la conferma che da 17 giorni non c’è stato nessuna presenza umana e di macchinari sulla linea – si aggiunge – In questi 17 giorni nonostante due tratte chiuse, sulle rimanenti linee vesuviane continuano i disagi, ritardi, soppressioni e corse a un elemento, denunciate giornaliere dei pendolari, costretti a condividere viaggi allucinanti. L’episodio dell’incidente alla linea aerea e la sospensione del servizio su tre linee è solo l’ennesima conferma che in Eav manca un’attenta manutenzione ordinaria e un’organizzazione efficiente per affrontare l’emergenza“.
“Le immagini dei viaggiatori in attesa di un treno a Barra sono eloquenti – conclude la nota – Solo la rassegnazione e i problemi del quotidiano, padroni della vita dei pendolari, hanno evitato che ieri la rabbia andasse oltre la protesta verbale. Nove anni di continuità di gestione politica e amministrativa sulle linee vesuviane hanno prodotto meno servizio e continui disagi, un risultato ottenuto grazie all’organizzazione e programmazione del folto gruppo dirigenziale“.