Ancelotti l’ha trasformato in centrocampista centrale, un ruolo inedito che sta ricoprendo con personalità e curiosità. Non lo conosceva, poteva solo immaginarlo, ma ora Gianluca Gaetano sa cosa vuol dire ritrovarsi laddove tutto accade, nella zona bollente del campo, dove è impossibile star fermi o semplicemente riposarsi. Una nuova vita all’età di diciannove anni, dopo aver vissuto la prima da fenomeno della trequarti. Gli riusciva tutto troppo bene, segnava gol a grappoli, era puntuale nell’assist, si divertiva (con la fascia al braccio della Primavera) a confondere gli avversari con due piedi educati e talento infinito. Ma Gaetano, stellina del Napoli, sapeva bene che nel calcio dei grandi, lo chiamano professionismo, si azzera tutto e il passato non conta.
Ancelotti lo aveva fatto debuttare in Serie A e ora ha scelto per lui una strada inedita, quella che conduce alla saggezza, alla maturità, alla definitiva consacrazione. A Dimaro erano assenti Allan e Fabian e così Gaetano, talento di Cimitile, si è ritrovato a sostituire entrambi, a rubar palla e ad impostare, spesso anche ad esagerare, perché sbagliare alla sua età non vuol mai dire commettere un errore. Sono stati ventuno giorni intensi, formativi, propedeutici. Gaetano ha fatto il mediano e il regista, un po’ di tutto e tutto assieme, ha scoperto cose nuove, sa di poter migliorare ancora tanto, è emozionato all’idea di potersi reinventare per sopravvivere. Il nuovo ruolo è nato dall’esigenza di colmare un vuoto ma anche dall’intuizione che Ancelotti ha avuto sul suo futuro. Gaetano può avere più vita da centrocampista che da trequartista, un ruolo ormai in declino, che pochi ancora sanno fare.
Va avanti chi sa far tutto e non chi sa far benissimo solo una cosa. Ecco perché la disponibilità di Gaetano è stata massima e i risultati incoraggianti: l’amichevole col Liverpool, vissuta da subentrato, ha certificato il valore di un ragazzino che non ha mai tremato, che s’è concesso qualche numero, pur restando ben incastrato nel recinto di necessità tattiche differenti da quelle del passato. Ora il futuro: Gaetano può partire in prestito ma può anche restare, deciderà il Napoli a breve, non prima della fine della tournée estiva. Gaetano si misurerà anche con Marsiglia e due volte il Barcellona, poi tornerà sulla Terra ma solo per cominciare il suo viaggio tra le stelle.