Il Questore di Napoli, su proposta dell’Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori della Polizia Locale di Napoli, ha disposto la sospensione per 15 giorni dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei confronti di un’enoteca in via Calata Trinità Maggiore. In particolare, gli agenti della Polizia Locale, lo scorso 15 gennaio, durante i servizi di controllo predisposti nelle aree della “movida”, avevano sanzionato un dipendente dell’attività per aver venduto bevande alcoliche a due minorenni, di 15 e 16 anni, ai quali non era stato richiesto il documento d’identità nonostante i caratteri somatici ne evidenziassero la minore età. Inoltre, il 22 maggio dello scorso anno i poliziotti del Commissariato Decumani avevano sanzionato amministrativamente il titolare dell’esercizio commerciale per aver somministrato bevande alcoliche ad un minorenne mentre, nell’anno 2020, il gestore era stato sanzionato per aver somministrato bevande alcoliche oltre l’orario consentito e due volte per aver omesso di far rispettare il distanziamento sociale alla clientela, in violazione della normativa relativa alle misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il Questore di Napoli, su proposta dell’Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori della Polizia Locale di Napoli, ha poi disposto anche la sospensione per 30 giorni dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei confronti di un bar in via Carrozzieri a Monteoliveto. In particolare, gli agenti della Polizia Locale, lo scorso 15 gennaio, durante i servizi di controllo predisposti nelle aree della “movida”, avevano sanzionato un dipendente dell’attività per aver venduto bevande alcoliche a due ragazze sedicenni alle quali non era stato richiesto il documento d’identità nonostante i caratteri somatici ne evidenziassero la minore età. Inoltre, il titolare del locale era stato sanzionato amministrativamente il 27 novembre dello scorso anno per aver venduto bevande alcoliche a minorenni ed in precedenza, il 1° febbraio del 2020, il padre del titolare, che in quella circostanza svolgeva le mansioni di barman, era stato denunciato per aver somministrato bevande alcooliche a minori. Il provvedimento, anche in considerazione delle ripetute condotte lesive della salute dei minori, è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per la sicurezza pubblica.